Si lavora allo scambio di prigionieri

Si svolgeranno ad Amman, in Giordania, i colloqui inter-yemeniti per discutere dello scambio di migliaia di prigionieri tra insorti Houthi vicini all'Iran e forze lealiste filo-saudite. Lo riferiscono media panarabi, citando fonti diplomatiche giordane. 

Negoziati

Per ora le fonti non fanno sapere quando avverranno questi annunciati colloqui ad Amman ma osservatori affermano che i negoziati potrebbero partire anche nei prossimi giorni. L'inviato speciale per l'Onu, Martin Griffiths, aveva annunciato nei giorni scorsi che la Giordania si era offerta come possibile sede per ospitare i colloqui tra Houthi e forze lealiste per discutere dello scambio di circa 15mila prigionieri. La questione dello scambio dei detenuti è stata aperta a dicembre scorso, poco prima dell'avvio in Svezia dei colloqui di pace tra le parti mediati dall'Onu. Dopo una settimana di negoziati, le parti si sono accordate di proseguire i colloqui a gennaio, a partire dalla discussione su come scambiare i prigionieri.

La tregua

Arabia Saudita e Stati Uniti, intanto, si sono accordati per continuare ad applicare i termini della tregua siglata in Svezia tra insorti yemeniti e forze lealiste filo-saudite. Lo ha riferito l'ambasciata americana a Riad sul suo profilo Twitter dopo l'incontro avvenuto nelle ultime ore nella capitale saudita tra il principe ereditario, Muhammad bin Salman, e il segretario di Stato, Usa Mike Pompeo. In un comunicato, l'ambasciata afferma che i Pompeo e ben Salman si sono trovati d'accordo nel proseguire gli sforzi per una soluzione politica del conflitto in Yemen e per continuare il disimpegno di truppe dal porto conteso di Hudayda, sul Mar Rosso, dove transita circa l'80% degli aiuti umanitari Onu destinati al paese in guerra.