Kim va a Vladivostok da Putin

E'già in viaggio Kim Jong-un, diretto a Vladivostok dove è previsto un incontro faccia a faccia con il presidente russo Vladimir Putin. Sul suo treno speciale, come riferito dalla Kcna, il laeder nordcoreano viaggia con una delegazione di stretti collaboratori, tra i quali il ministro degli Esteri Ri Yong-ho e la vice ministro Choe Son-hui. Un tragitto di non più di qualche ora, pronto per partecipare al primo evento internazionale dopo il vertice con Trump ad Hanoi del febbraio scorso. Un'occasione per fare il punto sulla politica estera di Pyongyang che, sul fronte statunitense, ha subito una frenata decisa dopo il naufragio dei colloqui vietnamiti, durati meno del previsto quando era ormai chiaro che il fatidico compromesso fra denuclearizzazione e riduzione delle sanzioni non si sarebbe trovato.

Tema sanzioni

Un incontro, quello fra i due leader, che dovrebbe incentrarsi proprio sulla questione delle sanzioni imposte dai Paesi occidentali, un aspetto che, in realtà, sembra interessare quasi più Putin che da tali colloqui potrebbe tirare le somme sul suo ruolo nell'ambito dei negoziati internazionali con il regime della Corea del Nord. Kim, del resto, mira a ottenere l'appoggio russo nelle trattative per porsi su una posizione più forte in vista dei prossimi eventuali colloqui o, comunque, dell'azione diplomatica sempre in corso, a fasi alterne, con i delegati degli Stati Uniti, Mike Pompeo in testa. Un doppio binario di trattative verso Vladivostok che, a ogni modo, sembra destinato a convergere in un'unica via, con interessi bilanciati da entrambe le aprti sul medesimo argomento.

Il precedente

Quello di Kim, peraltro, non è il primo viaggio di un leader nordcoreano in Russia: suo padre, Kim Jong-il, vi andò due volte, la prima nel 2002, proprio a Vladivostok. Attraversò poi la Siberia in treno nel 2011, poco prima della sua morte. Questi due “blitz” in terra russa resteranno fra i pochissimi viaggi all'estero dell'ex leader.