“Affaire Tapie”, si apre in Francia il processo contro Christine Lagarde

Si è aperto in Francia il processo contro Chrsitine Lagarde, la presidente del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ed ex ministro dell’Economia francese, accusata di negligenze nella gestione di un caso di frode finanziaria – risalente a quasi dieci anni fa – in cui sono coinvolti lo stato francese e l’imprenditore Bernard Tapie. L’accusa di negligenza riguarda il suo ruolo nell’arbitrato tra l’imprenditore e la banca pubblica Credit Lyonnais sui discussi termini della vendita della ditta di abbigliamento sportivo Adidas. Per mettere fine alla disputa giudiziaria, il ministero guidato dalla Lagarde decise nel 2007, contro il parere di un organo consultivo, di ricorrere a un arbitrato privato. L’anno dopo, i tre magistrati individuati concessero oltre 404 milioni di euro di denaro pubblico a Tapie come indennizzo.

La presidente del Fondo Monetario è accusata di non aver fatto abbastanza per far valere le ragioni dello stato nella contesa e di aver speso centinaia di milioni di euro pubblici per un risarcimento che poteva essere evitato. La Lagarde sarà giudicata dalla Cour de Justice de la Republique, ossia un tribunale speciale con sede a Parigi il cui compito è quello di decidere i casi di infrazioni commesse dai ministri.

Il processo durerà fino al prossimo 20 dicembre e l’imputata dovrà presentarsi ogni giorno davanti ad una commissione composta da tre magistrati e dodici parlamentari, sei deputati e sei senatori. La Lagarde ha fatto sapere, tramite il suo ufficio stampa, che prenderà un periodo di aspettativa dal Fmi, ma che continuerà a lavorare di sera e di notte. Alla fine del processo la Lagarde – se incriminata – rischia fino ad un anno di prigione e 15.000 euro di multa. La direttrice del Fmi ha inoltre dichiarato di non avere niente da rimproverarsi e ha escluso di aver favorito l’imprenditore Taipe e di aver agito per ordine dell’allora presidente Nicolas Sarkozy.