Esame di Stato 2021: ecco come si svolgerà

Durante l’anno scolastico 2020-21 le scuole hanno dovuto alternare le lezioni in presenza con quelle a distanza. Gli studenti sono però tornati in classe a partire da fine aprile, per chiudere l’anno scolastico in presenza, secondo una delle priorità del Governo. La scuola ha termine tra il 5 e il 16 giugno, con la data precisa dell’ultimo giorno di scuola che cambia da regione a regione poichè dipende dal calendario scolastico di competenza regionale. Quest’anno però la scuola potrà continuare con le attività di rinforzo previste dal Piano Estivo, varato dal Ministero dell’Istruzione da giugno a settembre, con la finalità di recuperare anche la socialità troppo a lunga persa da bambini e adolescenti.

Il 16 giugno parte l’Esame di Stato, conclusivo del secondo ciclo di istruzione, o esame di maturità secondo un’espressione rimasta cara a generazioni di studenti. Anche per questo anno scolastico le commissioni d’esame sono costituite da soli commissari interni, con il presidente individuato all’esterno. Non sono designabili commissari per la disciplina Educazione civica, stante la natura trasversale dell’insegnamento.

Il Bonus: diversamente da quanto accaduto nel 2020, quest’anno non è previsto alcun «bonus straordinario»; resta invece la previsione su l’eventuale attribuzione del punteggio integrativo, fino a un massimo di cinque punti per i candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno cinquanta punti e un risultato nella prova di esame pari almeno a trenta punti.

Il candidato nel corso del colloquio dimostrerà:

a)di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, di essere capace di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera;

b) di saper analizzare criticamente e correlare, al percorso di studi seguito e al profilo educativo culturale e professionale del percorso frequentato, le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) ovvero nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, con riferimento al complesso del percorso effettuato e tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica;

c) di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come sono state enucleate all’interno delle singole discipline.

La prova d’esame:

  • la predisposizione dei materiali di esame avviene all’inizio di ogni giornata di colloqui, prima del loro avvio, per ciascun candidato;
  • nella conduzione del colloquio, la commissione tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente di cui al decreto del Ministro dell’istruzione 6 agosto 2020, n.88. Con il Curriculum la sottocommissione ha a disposizione non solo dati che riguardano il percorso scolastico del candidato, ma anche informazioni relative a certificazioni, a esperienze significative, a competenze eventualmente acquisite in contesti non formali o informali (se inserite dallo studente nell’apposita area del Curriculum).

Il Curriculum dello studente è una delle novità ordinamentali realizzate quest’anno e consente una migliore organizzazione e documentazione della realtà degli apprendimenti e delle caratteristiche di ciascuno .

L’elaborato: In questo anno scolastico ciascun consiglio di classe ha assegnato allo studente, entro il 30 aprile, un elaborato da redigere e trasmettere entro il 31 maggio. Se il candidato non ha provveduto alla trasmissione dell’elaborato, la discussione si svolgerà comunque in relazione all’argomento assegnato e della mancata trasmissione si terrà conto in sede di valutazione della prova d’esame.  L’elaborato:

  • concerne le discipline caratterizzanti lo specifico indirizzo di studio dello studente;
  • ha dunque tipologia e forma coerente con quelle discipline.

I consigli di classe hanno avuto facoltà di scegliere se assegnare a ciascun candidato un argomento diverso o assegnare a tutti o a gruppi di candidati uno stesso argomento che si presti a uno svolgimento fortemente personalizzato, ed eventualmente di fornire indicazioni relative alle caratteristiche “tecniche” dell’elaborato, qualora esso non dovesse consistere nella sola redazione di un testo scritto.

L’elaborato è integrato, in una prospettiva multidisciplinare, dagli apporti di altre discipline o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente, e dell’esperienza di PCTO svolta durante il percorso di studi; nell’assegnazione dell’argomento il consiglio di classe ha tenuto conto infatti del percorso individuale dello studente.

Il consiglio di classe ha provveduto ad individuare, tra tutti i membri designati per far parte delle commissioni, docenti di riferimento per l’elaborato, a ciascuno dei quali è stato assegnato un gruppo di studenti. I docenti di riferimento hanno avuto il compito di accompagnare gli studenti nella stesura dell’elaborato; tale accompagnamento formativo ha mirato a far promuovere l’acquisizione di maggiore consapevolezza in merito a ciascuno degli elementi che compongono l’esame di Stato e  dunque a favorire la migliore preparazione. Si tratta di una forma di «tutoraggio», che pertanto può essere svolta da tutti i docenti commissari, non solo da quelli delle materie di indirizzo.

Lo svolgimento del colloquio proseguirà con la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana o  della lingua e letteratura nella quale si svolge l’insegnamento, durante il quinto anno e ricompreso nel documento predisposto dal consiglio di classe per la commissione d’esame entro il 15 maggio. Tale discussione risponde a un corretto modo di valutare le competenze maturate rispetto alla capacità di analisi testuale. I testi, presenti nel documento del 15 maggio, possono ovviamente non limitarsi allo specifico letterario: in tal modo, la capacità di analisi può manifestarsi anche in ambiti più corrispondenti alla peculiarità dei singoli profili degli studenti e delle progettazioni dei docenti.

Si prevede infine l’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione, con trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline, anche nel loro rapporto interdisciplinare. Qui, ed eventualmente anche nell’elaborato, trovano posto anche le conoscenze e competenze previste dalle attività di Educazione civica. L’ordinanza non prevede infatti una parte del colloquio dedicata in modo esclusivo all’Educazione civica.

L’esame è completato dall’esposizione delle attività relative ai PCTO, per come effettivamente svolte, eventualmente mediante una breve relazione ovvero un elaborato multimediale; a tale esposizione è dedicata l’ultima parte del colloquio solo nel caso in cui non sia possibile ricomprendere tali esperienze all’interno dell’elaborato o esse non siano state comunque trattate in precedenza, anche su iniziativa del candidato.

Al termine della sessione di esame, i presidenti di commissione saranno chiamati a redigere una relazione specifica, mediante l’utilizzo di un apposito form precompilato nella parte amministrativa e strutturato in prevalenza con campi chiusi. Gli elementi in tal modo raccolti consentiranno successive analisi quali-quantitative circa gli esiti degli Esami di Stato.