Pinguini a rischio estinzione

Il pinguino imperatore è  il simbolo indiscusso dell’Antartide, dove vive sopportando le freddissime temperature che possono raggiungere fino ai -60°.  Tuttavia, i cambiamenti climatici e la presenza dell'uomo minacciano la sua esistenza. Ad oggi, nel continente si contano circa una quarantina di colonie di questa specie, per un totale di 270 mila – 350 mila individui. Ma il rischio estinzione per i nostri pinguini è ancora più alto: il previsto aumento di altri 2°  porterebbe ad una ulteriore diminuzione di oltre il 50% delle colonie esistenti. Senza casa e senza cibo, la sorte del pinguino imperatore è segnata, avverte il Wwf “Il riscaldamento globale sta portando a conseguenze drammatiche soprattutto in Antartide- spiegano a SkyTg24 gli esperti della Stony Brook University-. Si stima un aumento di 5 gradi di temperatura da qui al 2050, porterebbe all’estinzione di questa specie per mancanza di cibo e di un habitat idoneo”.

Oceani da preservare

“Ci sono evidenze scientifiche chiare – sottolineano da Greenpeace – che bisogna fare qualcosa per preservare l’ambiente degli oceani, e soprattutto l’area antartica che è particolare, dall’innalzamento delle temperature”. L'aumento delle temperature per il “climate change” può portare all'estinzione dell'animale simbolo dell'area: l'allarme arriva da Greenpeace e da Stony Brook University.  “La diminuzione dei pinguini in Antartide ha raggiunto livelli drammatici”: l’allarme arriva dalle associazioni ambientaliste come Greenpeace e dai ricercatori della Stony Brook University. I cambiamenti climatici e la presenza dell’uomo minacciano la stessa esistenza dell'animale simbolo di questa regione del mondo. Ad oggi, nel continente si contano circa una quarantina di colonie di questa specie, per un totale di 270 mila mila esemplari, spiega il Wwf. Ma il rischio estinzione è alto: il previsto aumento di altri 2 gradi porterebbe ad una ulteriore diminuzione di oltre il 50% delle colonie esistenti, stima l’associazione. 

Fauna in pericolo

Il cambiamento climatico è una delle principali minacce della scomparsa dei ghiacciai e della banchisa. Questo comporta conseguenze disastrose per i pinguini, come l’impossibilità di nidificare e di accudire adeguatamente i piccoli. Il pinguino imperatore è infatti l’unico uccello dell’area che nidifica durante l’inverno antartic, sottolinea il Wwf. La femmina nei mesi di maggio-giugno depone il suo unico uovo, che verrà poi covato e custodito al riparo dal gelo dal maschio per 65 giorni. Tuttavia i cambiamenti climatici e la riduzione del ghiaccio costringono i giovani pinguini a gettarsi in mare, quando non sono ancora pronti ad affrontare l’acqua gelata e gli attacchi di affamati predatori.  Altra grande minaccia per il pinguino imperatore è l'uomo. L’Antartide è sempre stata una delle regioni più remote e poco alterate dalla presenza umana. Ma negli ultimi anni l'uomo sta abbattendo questi confini dell’inesplorato, anche in maniera repentina, stravolgendo l’ecosistema e impedendo alla fauna locale di riprodursi.