I bimbi di Capaci leggono le fiabe per nonni e piccini in quarantena

I piccoli lettori leggeranno le fiabe di Capuana, autore siciliano della corrente verista, dal lunedì al venerdì, a partire da mercoledì 15 aprile alle 17

Libro di fiabe di Luigi Capuana

I bambini di Capaci, piccolo centro nel palermitano, leggono le fiabe per tutti gli italiani in quarantena. I piccoli lettori leggeranno le fiabe di Luigi Capuana, autore siciliano della corrente verista, dal lunedì al venerdì, a partire da mercoledì 15 aprile alle 17 attraverso gli smartphone dei genitori 40 bambini si collegheranno e si riprenderanno mentre leggono.

L’iniziativa

L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra i piccoli e grandi Teatranti Instabili e la biblioteca comunale “Francesca Morvillo” di Capaci dove i bambini della compagnia hanno fatto lezione nei mesi scorsi. Le prove sono state fatte in questi giorni e i bimbi sono entusiasti di passare qualche ora in allegria e di intrattenere chi è chiuso in casa. Tra i piccoli attori-lettori – scrive Adn Kronos – ci sono: Christian Di Fiore, Giorgia Tarallo, Irene e Aurora Balistreri, Ennio ed Edoardo Tramontana. “È un onore essere parte di questa comunità – dice Maria Ansaldi, regista della compagnia i Teatranti instabili – la nostra è una comunità unita, ci prendiamo cura uno dell’altro”. Lo scopo è regalare un momento di intrattenimento e di cultura da e per un luogo che i ragazzi hanno imparato a vivere come la loro casa. Felici della risposta da parte dei ragazzi, il bibliotecario Nino Fedele e l’assessore alla cultura Rita Di Maggio. Da mercoledì alle 17, dunque, tutti collegati! I video si potranno vedere nelle rispettive pagine Facebook della biblioteca di Capaci e della compagnia teatrale.

Luigi Capuana

Luigi Capuana (Mineo, 28 maggio 1839 – Catania, 29 novembre 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e giornalista italiano, teorico tra i più importanti del Verismo. Capuana fu l’assertore più accorato del verismo, sostenitore instancabile del “metodo impersonale” che vide pienamente realizzato nelle opere dell’amico Verga, in quelle di De Roberto e in parte nelle proprie. Ebbe inoltre notevoli doti di critico. Le fiabe, scritte in una prosa svelta, semplificata al massimo, ricche di ritornelli, cadenze e cantilene, rimangono forse le opere più felici del Capuana. Esse non nascono da un interesse per il patrimonio folcloristico siciliano e non vengono raccolte come documenti della psicologia popolare, ma nascono dalla sua instancabile invenzione.