Lo scorso ottobre un’improvvisa inondazione aveva allagato i tunnel di una miniera intrappolando a 300 metri di profondità 18 lavoratori. Purtroppo nessuno di loro è riuscito a salvarsi. Oggi le squadre di soccorso che stavano liberando le gallerie per raggiungere gli eventuali superstiti hanno riportato in superficie gli ultimi cinque cadaveri degli uomini che mancavano all’appello. L’incidente, avvenuto più di un mese fa nella miniera di carbone di Ermenek, situata nella provincia di Karaman, in Turchia, è da considerarsi come l’ennesimo caso di lavoro in condizioni di scarsa sicurezza.
Infatti secondo i giudici che stanno indagando sull’accaduto, gli scavi di Ermenek si sarebbero avvicinati troppo ad un’altra miniera, in disuso, che veniva usata per raccogliere le acque di scarto. A rendere peggiore l’accaduto, è il fatto che alcuni dei minatori si erano lamentati ed avevano denunciato le scarsissime condizioni di sicurezza in cui dovevano svolgere il loro lavoro, ma non erano stati presi in considerazione. In Turchia gli incidenti nelle miniere di sono molto frequenti. Sono circa 740 le miniere di carbone in Turchia e in esse lavorano almeno 49 mila persone. Si calcola che negli ultimi 70 anni, nel Paese siano morti almeno 3 mila minatori e altri 100 mila hanno subito lesioni gravi.
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