Almeno 8 vittime e decine di feriti, ma tra le macerie si stanno ancora cercando decine di dispersi. E' questo il primo drammatico bilancio del forte terremoto che ha colpito il nord delle Filippine nella notte, gettando nel panico migliaia di persone. Secondo quanto si apprende, le scosse sarebbero state due, prima una di magnitudo 5.4 e poi una seconda di 5.9. Il dato è stato rilevato dall'Usgs, l'American Institute of Geophysics. Non è stato tuttavia diramato l'alalrme tsunami.
Inizialmente le forze di polizia hanno parlato di quattro morti e nove feriti a Batan Island. Poco dopo, il sindaco di Itbayat, Raul de Sagon, ha invece corretto il bilancio, portando a 5 il numero dei decessi. L'ultimo bilancio, probabilmente non l'ultimo, parla di 8 persone morte e 60 sono rimaste ferite. Ma sono numerori i dispersi sotto le macerie: i media filippini trasmettono immagini di edifici crollati e strade interrotte. I terremoti si sono verificati a poche ore di distanza l'uno dall'altro nella provincia di Batanes, un gruppo di piccole isole al largo di Luzon, l'isola più grande delle Filippine. Qui i terremoti sono molto frequesti: lo Stato insulare del sud-est asiatico guidato dal controverso presidente Rodrigo Duderte per la sua spietata guetrra alla droga fa parte della “cintura di fuoco” del Pacifico, la zona più sismica della Terra: il 22 aprile scorso una forte scossa di terremoto aveva avuto come epicentro Gutad, sull'isola di Luzon, e aveva provocato undici morti.
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