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SPARI A DETROIT E PHILADELPHIA, USA ANCORA SCONVOLTI DALLE ARMI

A soli tre giorni dalla strage di Charleston, in South Carolina – in cui un ragazzo bianco ha aperto il fuoco durante una funzione uccidendo 9 afroamericani – altri spargimenti di sangue dovuti al possesso di armi sconvolgono l’America. Sabato sera a Detroit una persona non ancora identificata ha sparato all’impazzata contro i partecipanti di una festa di compleanno che si stava svolgendo all’aperto, su un campo da basket. Al party erano presenti oltre 400 invitati. Il risultato dell’attacco, di cui si ignorano le motivazioni, è di un 21enne morto sul colpo e nove feriti, sei uomini e tre donne. Uno dei feriti è in condizioni molto gravi. La polizia sospetta che siano state due le armi semi-automatiche usate nell’attacco e che l’obiettivo fosse una persona in particolare, ma le indagini sono state ostacolate dalla reticenza dei testimoni.

Nelle stesse ore, a Philadelphia, una persona ha sparato su una festa di quartiere ferendo sette persone, fra cui tre bambini. In questo caso sembra che l’uomo armato abbia sparato a caso sulla folla, forse infastidito dalla confusione. Una bimba di appena 18 mesi è stata ferita al collo da un proiettile ed è ricoverata insieme ad un’altra di 11 anni e ad un bambino di 13. Gli altri feriti sono di età compresa tra i 22 e i 46 anni.

Gli Stati Uniti, alla luce di questi ultimi attentati, si interroga nuovamente sull’opportunità di mantenere libero l’accesso alle armi da parte dei singoli cittadini. Il diritto al porto d’armi è sancito dal secondo emendamento della costituzione americana. Scritto nel 1791, la sua interpretazione è da sempre oggetto di acceso dibattito poiché il paragrafo garantisce il diritto di possedere armi per difesa personale a “milizie organizzate”, ma non è chiaro se si riferisca anche ai singoli cittadini. Recentemente la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America – la più alta corte federale degli Stati Uniti – con una sentenza storica ha confermato, rafforzandolo, il diritto al possesso di armi anche per i cittadini, attualizzando la legge del 1700. Secondo le statistiche, una famiglia su due in America possiede un’arma. Impossibile, dunque, riuscire a prevedere degli attentati come quelli dei giorni scorsi e bloccare le persone dal “grilletto facile” prima che compiano una strage.

Milena Castigli

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