Sincronette morta a Ostia, la Procura indaga per omicidio stradale

I primi risultati dell'autopsia, effettuati sulla stella del nuoto sincronizzato Noemi Carrozza, confermerebbe che non sarebbe stato un malore o un colpo di sonno, né lo scontro con un altro veicolo. Prende sempre più campo, quindi, che l'incidente che ha causato la morte della sincronette sia stato causato dall'asfalto sconnesso. Noemi è deceduta su via Cristoforo Colombo, l'arteria principale che collega il centro di roma con il litorale, dopo essere caduta dal suo scooter. In quel punto, le radici dei pini che costeggiano la via, spesso si trasformano in altissimi dossi, in altri punti emergono tra una crepa e l'altra. Inoltre, alcuni testimoni che avrebbero assistito alla scena hanno confermato che al momento dell'incidente non c'erano altre auto o mezzi coinvolti

La decisione della Procura

Per quest motivi, la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio stradale, affidato al pm Stefano Luciani. L'ipotesi della caduta per colpa delle buche era stata subito fatta dalla mamma di Noemi, che sin dal primo momento ha accusato la cattiva manutenzione stradale. 

L'addio sulle note di Ermal Metal

Nel frattempo, questa mattina è stata aperta la camera ardente al Polo Natatorio dove si allenava la sincronette. Fiori e maxischermi che mostravano le sue esibizioni hanno fatto da cornice alle tantissime persone che si sono recata a dare l'ultimo saluto a Noemi. Poi il funerale nella parrocchia di Santa Monica, al termine del quale le compagne di squadra e gli amici, per salutare la campionessa del nuoto sincronizzato, hanno intonato “Piccola Anima” di Ermal Metal.