Si scava ancora fra la cenere

Sono 81, al momento, i morti accertati nell'Attica, in Grecia, nel tremendo conteggio delle vittime causate dal'incendio che ha devastato e ridotto in cenere buona parte del Nord-Est della regione. Uno scenario apocalittico quello che continua a manifestarsi agli occhi dei soccorritori, letteralmente costretti a scavare nei cumoli di fuliggine, ovvero ciò che resta di molte case e auto, per cercare altri eventuali corpi. Qualcuno è stato rinvenuto privo di vita mentre tentava di fuggire verso il mare, altri ancora abbracciati l'uno con l'altro, nel tentativo di proteggersi dalla furia del fuoco. In tanti hanno perso tutto, altri hanno visto morire i loro cari: i giorni che seguono al disastro sono i più duri, quelli in cui un'intera popolazione sta cercando di fare i conti con quanto accaduto e con quanto le fiamme hanno divorato delle loro vite.

Ricerche in corso

Particolarmente straziante la testimonianza di una donna greca, residente nel villaggio di Mati, completamente cancellato dal violentissimo incendio. Fra i dispersi ci sono anche suo marito e i suoi due bambini i quali, probabilmente, potrebbero essere fra coloro che non ce l'hanno fatta a sfuggire al fuoco: “So che mio marito Grigoris avrà fatto tutto il possibile per salvarli – scrive in una lettera letta da un suo amico giornalista -. E so che se non ce l'ha fatta è semplicemente perché quella era la volontà del Signore”. Solo una delle tantissime drammatiche storie di vite spezzate, di ricordi cancellati dalle fiamme e sepolti nella cenere. Una tragedia di proporzioni enormi ha colpito questa zona della Grecia, messa in ginocchio e ora costretta a guardare al futuro consapevole che nulla sarà più come prima.

Gli aiuti alla Grecia

Nel frattempo, mentre i soccorritori cercano ancora fra le macerie coloro che ancora sono dispersi, le autorità greche stanno cercando di capire cosa possa aver scatenato, assieme al grande caldo di quseti giorni, quell'inferno di fuoco che ha sconvolto l'area attorno ad Atene. Tra le ipotesi vagliate c'è anche quella del dolo. Quel che è certo, è la portata spaventosa del disastro: 81 morti sono solo quelli accertati. Il timore è che ve ne possano essere ancora, irriconoscibili o semplicemente in attesa che qualcuno si accorga di loro e li restituisca ai loro cari. Mati, il villaggio più colpito, è stato letteralmente spazzato via (cancellato per il 98%), altre zone stanno ancora fumando, nonostante i focolai siano ormai spenti. Il quadro è quello di un'apocalisse, per cui la Comunità internazionale sta cercando di prestare il suo aiuto: 20 milioni, finora, sono stati investiti per aiutare la Grecia e la sua gente a rialzarsi dopo la tragedia.