Non era nuovo a episodi di violenza il 28enne del Burkina Faso che, ad Azzano Decimo, nel pordenonese, ha aggredito 4 carabinieri, intervenuti per placare la sua furia contro un autista d'autobus. Il conducente è stato percosso dall'uomo che, dopo essersi allontanato, è stato raggiunto dalla volante, estraendo un coltello da cucina e ferendo all'addome uno dei militari, salvato solo da una cintura che ha in parte parato il colpo. L'aggressore burkinabè è stato arrestato e, dopo l'identificazione, le Forze dell'ordine hanno riconosciuto in lui la stessa persona che, qualche tempo fa, era stata fermata per un episodio analogo: le accuse contro di lui sono per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Il 28enne possiede un regolare permesso di soggiorno ed è un volto noto presso gli abitanti della cittadina: “Questa è la cronaca di una violenza annunciata – ha detto il sindaco di Azzano, Marco Putto -: per questo signore eravamo in attesa di un decreto di espulsione. Girava per la frazione di Tiezzo da diverse settimane, stazionando spesso per i bar perché non ha un tetto sulla testa. Ogni giorno arrivavano lamentele per il suo atteggiamento: era costantemente attenzionato dalle forze di polizia e dell'ordine, che purtroppo riferivano che non c'erano gli estremi di legge per intervenire”. Un mese fa, però, il burkinabè aveva aggredito un altro autista, venendo arrestato e processato per direttissima: patteggiando la pena, era stato liberato.
Non è chiaro cosa possa essere accaduto per giustificare una tale escandescenza: l'uomo ha dapprima preso a pugni le vetrate del bus della linea extraurbana, assalendo successivamente l'autista che aveva provato a fermarlo. Due volanti sono state necessarie per aver ragione del 28enne e della sua furia ma, quando sembrava essersi calmato, ha estratto un coltello e colpito un brigadiere, provocandogli una ferita fortunatamente non seria. A quel punto, gli altri militari lo hanno bloccato e tratto in arresto.
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