Furto “natalizio” a Napoli dove ignoti hanno rubato “l’albero della pizza” ideato da Gino Sorbillo. Il famoso pizzaiolo napoletano, ideatore della pizza “20 stagioni”, aveva posizionato l’abete a ridosso della sua storica pizzeria sita del centro storico partenopeo, in via dei Tribunali.
L’albero di Natale era addobbato con luci e con palline trasparenti “in cui c’erano gli ingredienti base della pizza napoletana a cominciare dalla farina, dai pomodorini del Vesuvio, dal basilico della Piana del Sele e dall’Acqua di Napoli”, evidenziano con rammarico il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de “La radiazza”, trasmissione di Radio Marte.
Gino – nipote dell’illustre pizzaiolo Luigi – informa ancora Borrelli, “non si dà per vinto e pensa di installarne un altro, per dimostrare che non ci arrendiamo alla violenza delle baby gang”. L’albero, commenta infine Borrelli, “aveva anche un fine istruttivo”: “unico nel suo genere, illustrava gli ingredienti di quella pizza che ha permesso al Governo di candidare l’arte dei pizzaioli napoletani a entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco”.
La pizza napoletana, dalla pasta morbida e sottile ma dai bordi alti (detti “cornicione”), è la versione partenopea della pizza tonda ed inoltre, su scala mondiale, è considerata la pizza italiana per antonomasia. Il 5 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Unione europea. Nel 2011, la pizza napoletana è stata presentata dall’Italia come candidata al riconoscimento Unesco come “Patrimonio immateriale dell’umanità”.
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