Categories: Cronaca

Maxi-risse in centro fra giovani, organizzate via social

E'una vicenda raccapricciante quella che ha portato i Carabinieri di Cremona ad eseguire 7 ordinanze di custodia cautelare: 4 in carcere e 3 ai domicialiari, a carico di alcuni giovanissimi che secondo l'accusa avrebbero trasformato piazze e vie cittadine in un vero e proprio ring. Dove i ragazzi, grazie all'appuntamento fissato sui social, si trasformavano in lottatori. I denunciati all'autorità giudiziaria sono 18. Tutti gli indagati hanno un'età compresa fra i 15 e i 18 anni. Una volta terminate le violenze, però, le stesse venivano diffuse su Internet, sempre tramite social (Instagram) su “Cremona.dissing”. 

La ricostruzione dei fatti

Secondo gli inquirenti sono stati accertati diversi episodi di danneggiamento, vandalismo, atti persecutori, risse, lesioni e spaccio di sostanze stupefacenti, ai danni di altri giovani studenti cremonesi, postati e pubblicati, su una pagina di Instagram “Cremona.dissing”, (insultare, sparlare, discriminare) alla quale era collegato un link all'applicazione “ThisCrush”, che permetteva di partecipare ad una chat esclusivamente accessibile ai gestori e a chi la seguiva. Una pagina che era diventata un “palcoscenico“, in cui i componenti del branco “vivevano” rendendo pubblico il loro operato, anche come sfida aperta alle autorità. Gli arrestati sono accusati di rapina e tentata estorsione, concorso in atti persecutori, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento e risse. Il gruppo era composto prevalentemente da minorenni, ma, per la presenza di qualche 18enne, l'inchiesta è stata condivisa tra Procura per i minorenni di Brescia, con il Pm Emma Avezzú e la Procura di Cremona con la collega Vitina Pinto

Il commento del presidente sull'Osservatorio dei diritti dei minori

“I reati devono sempre essere pagati. Anche se potrebbero essere stati commessi da minorenni”. Così il presidente dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale. “Le pene devono essere congrue e rapportabili all'età. Però questo non basta, perché serve anche la responsabilità penale dei genitori. La famiglia ha preciso ruolo che non può essere abdicato”. E ancora: “Se un ragazzo ruba un motorino, paga lui e il genitore, dato che è sfuggito al suo controllo. Servono leggi in tal senso”. Sui social? “Se non interviene una legislazione internazionale che li limiti, rimarranno pericolosissimi: istigano l'odio”.   

Giuseppe China

Recent Posts

Il Papa agli artisti: “Il mondo ha bisogno dell’arte: è una città-rifugio”

Un desiderio realizzato, quello di essere alla Biennale d'Arte di Venezia. Lo ha rivelato Papa…

28 Aprile 2024

Il Papa alle detenute della Giudecca: “La reclusione può essere un nuovo inizio”

Un incontro profondo e delicato, a contatto con la sofferenza e la speranza insieme. Papa…

28 Aprile 2024

Santa Giovanna Beretta Molla: il sacrificio per amore della figlia

Santa Gianna Beretta Molla, medico, Magenta (Milano), 4/10/1922- Magenta, 28/04/1962. Riceve a soli 5 anni…

28 Aprile 2024

“Rimanete in me e io in voi” Il commento di mons. Angelo Spina

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,1-8 https://www.youtube.com/watch?v=PywZEH2qHOs   In quel tempo, Gesù disse ai suoi…

28 Aprile 2024

Voce dei cattolici toscani. 40° anniversario

40 anni da voce dei cattolici toscani. Il settimanale "Toscana Oggi" ha festeggiato la sua…

28 Aprile 2024

Comuni senza barriere: la sfida dell’uguaglianza

Testimonianza di uguaglianza: l'insegnamento di Francesco all'umanità. "Ogni uomo e ogni donna, in qualsiasi condizione…

28 Aprile 2024