Maltempo in Sicilia: recuperato il corpo del disperso

L'ondata di maltempo che ha investito il Sud Est della Sicilia ha provocato almeno una vittima. Si tratta di un agente di polizia penitenziaria che era stato segnalato come disperso la scorsa notte sulla statale 115 nel territorio di Noto, in provincia di Siracusa, la stessa dove ieri sera erano state travolte due auto dalla piena del torrente. Il corpo dell'uomo è stato ritrovato questa mattina dai vigili del fuoco sulla statale tra i comuni di Noto e Rosolini.

Esondazione

Giuseppe Cappello di 52 anni di Rosolini, questi i dati della vittima, era un agente di polizia penitenziaria  che svolgeva la sua attività nel carcere di Noto e stava per fare rientro nella sua abitazione, a Rosolini. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, che indagano sulla vicenda, l'esondazione del fiume Tellaro ha investito il mezzo della vittima, una Dacia Sandero, sulla strada statale 115. I vigili del fuoco hanno rinvenuto sulla Statale 115 la sua auto e il telefonino in contrada Stafenna e poi nella mattinata di oggi hanno recuperato il corpo in un campo a qualche centinaio di metri dalla vettura, probabilmente rimasta in panne per l’acqua e il fango che invadeva la sede stradale. Dalla ricostruzione, sembra che l'uomo sia sceso spontaneamente dalla sua auto e che, dopo essere scivolato da un muretto, sia stato trasportato dalla corrente. Le operazioni di identificazione da parte dei familiari sono ancora in corso La procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta. A  causa del maltempo, 16 persone sono state salvate dai vigili del fuoco in queste ore.

Suicidio

La scomparsa del pensionato licatese di 80 anni avvenuta ieri non avrebbe invece nulla a che vedere con l'ondata di maltempo che s'è abbattuta sull'Agrigentino. Si tratterebbe infatti di Suicidio. Lo scrive Ansa. Quando, a mezzanotte circa, la “bomba” d'acqua è arrivata su Licata (Ag), l'anziano era già scomparso da un paio d'ore e i familiari lo stavano già cercando. La macchina dell'anziano è poi stata rinvenuta sul ponte Federico II, il luogo da dove il pensionato, che era malato, si sarebbe lanciato nel fiume Salso, come ipotizzano i carabinieri che comunque continuano a indagare. Il corpo dell'uomo non è stato ancora ritrovato.