L’Indonesia continua a negare le richieste di grazia per i condannati a morte che si trovano nei carceri per delitti collegati al narcotraffico. Questa volta sono 11, di cui 7 stranieri, i reclusi che avevano chiesto clemenza al presidente indonesiano Widodo, ma che purtroppo hanno visto rifiutata la loro istanza. Tra i prigionieri anche un europeo, il francese Serge Ataloui, arrestato e poi condannato perché lavorava in un laboratorio in cui si produceva ecstasy. Gli arresti risalgono al 2005 e le condanne al 2007.
Al momento, le esecuzioni sono previste per le prossime settimane, ma già il 18 gennaio c’erano state le prime fucilazioni. La pena di morte in Indonesia, per reati legati al traffico di droga, sono state fortemente sostenute dal presidente indonesiano Widodo, che non molto tempo fa aveva dichiarato di voler stroncare il narcotraffico nel suo Paese, con ogni mezzo a sua disposizione.
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