Almeno 17 persone sono rimaste ferite a Shopian, nello Stato indiano di Jammu & Kashmir, in scontri fra dimostranti, che lanciavano sassi, e agenti di polizia che hanno usato sfollagente, bombe lacrimogene e fucili a pallini. Lo riferisce l’agenzia di stampa Pti. Un portavoce della polizia indiana ha indicato che alcune centinaia di persone sono scese in piazza nel villaggio di Vehil per protestare contro l’uccisione di decine di dimostranti, per lo pià giovani, da parte delle forze dell’ordine.
Secondo la stessa fonte però, come riportato dallì’agenzia Ansa, ad un certo punto la manifestazione si è fatta violenta ed un gruppo di dimostranti ha esposto bandiere pachistane cominciando a lanciare pietre contro gli agenti che hanno risposto con forza. “Quattro dei feriti – ha infine detto il portavoce – sono stati trasferiti in un ospedale di Srinagar per cure specifiche”. La Pti segnala infine che incidenti e sassaiole sono stati segnalati anche nel quartiere di Nowgam a Srinagar, nella zona di Khushhaalpora a Sopore e a Bandipora. I disordini nel Kashmir indiano sono scoppiati dopo che l’8 luglio è stato ucciso dalle forze di sicurezza Burhan Wani, un giovane comandante del gruppo separatista Hizbul Mujaheddin. Da allora, nonostante uno stretto coprifuoco, vi sono stati almeno 77 morti, fra cui due agenti, e 6.000 feriti
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