Diciotto mesi di carcere. E’ quanto ha chiesto la procura del Lussemburgo per Antoine Deltour e Raphael Halet, i due francesi ex dipendenti della società di auting pricewaterhouseCooper (Pwc), accusati di aver fornito migliaia di documenti riservati al giornalista Edouard Perrin.
Nei documenti consegnati al giornalista erano contenute le prove degli enormi sgravi fiscali che il Lussemburgo offriva ai colossi aziendali multinazionali quali Apple, Ikea e Pepsi. La sentenza è attesa a metà giugno. “Deltour e Halet non hanno fatto rivelazioni di vero interesse pubblico e Perrin ha violato la legge” ha detto il viceprocuratore David Lentz nella sua requisitoria. Il magistrato dell’accusa ha spiegato di aver tenuto conto di “alcune pratiche dubbie” messe in luce dalla rivelazioni, ma ha aggiunto che comunque i due dipendenti PwC hanno violato le leggi lussemburghesi.
I documenti furono inizialmente usati per un servizio della tv pubblica francese nel 2012, ma la vicenda guadagnò rilevanza globale nel 2014, quando 30mila pagine di “LuxLeaks” furono pubblicate su internet. I documenti mostrano come il fisco di Lussemburgo stringeva accordi privilegiati che facevano risparmiare alle grandi società miliardi di tasse, quando Jean-Claude Juncker, oggi presidente della Commissione Ue, era ministro delle Finanze. Dopo la pubblicazione dei LuxLeaks la Ue ha approvato norme più severe sulla tassazione delle imprese.
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