I cittadini regalano coperte al clochard

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Continua a infuriare, a Trieste, la polemica contro il vicesindaco Paolo Polidari che, due giorni fa, era salito alla ribalta delle cronache per via di un post apparso sulla sua pagina Facebook, in cui parlava di aver gettato la coperta di un clochard. Oggi, alcuni cittadini hanno voluto “rimediare” al gesto lasciando coperte, vestiti caldi e altri materiali per riscaldarsi al senzatetto romeno, nel luogo dove si rifugia solitamente per ripararsi dal freddo gelido del capoluogo giuliano. Assieme alle coperte, anche un biglietto di scuse: “Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo. Ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste”. Un chiaro segnale di dissenso rispetto al gesto del vicesindaco che, nel frattempo, ha tentato una difesa affermando di non essere razzista. Il post, successivamente, è stato rimosso dalla pagina social del politico.

 

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La polemica

L'ondata polemica, però, ha coinvolto buona parte dell'opinione pubblica, schieratasi contro il vicesindaco, difeso dalla maggioranza ma attaccato ferocemente dall'opposizione che ne ha chiesto le dimissioni. Già all'indomani del post, Polidari aveva affermato che “la persona in questione ha rifiutato di farsi accogliere, per cui il presupposto che questo non abbia un riparo, che starà al freddo, e via dicendo, è assolutamente infondato”. La reazione dei cittadini, tuttavia, è stata condivisa (sia moralmente che sui vari profili) dal popolo social, compresi alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. Il gesto del vicesindaco, d'altronde, aveva suscitato reazioni contrastanti, fra lo sdegno di alcuni e l'approvazione di altri. Ulteriore indignazione era stata suscitata da una “filastrocca” denigratoria in tema migranti, apparsa sul profilo social di un assessore della vicina Monfalcone, riportato dal quotidiano locale Il Piccolo, ricalcata sui ritmi della poesia dedicata alla befana. Anche in questo caso, l'opposizione si è scagliata contro l'autore del post, chiedendone le dimissioni, oltre alla convocazione di un Consiglio comunale urgente.