Garibizzo suicida in carcere: l'ex medico si è reciso l'arteria

Si è tolto la vita nel carcere de La Spezia, la scorsa notte verso le 23, l'ex medico imperiese Nadir Garibizzo, 60 anni; l'uomo era ristretto al piano terra del carcere ligure. Garibizzo si è reciso l'arteria femorale: a nulla sono serviti i soccorsi, è spirato in pochi minuti.

Già condannato per omicidio e occultamento di cadavere dell'amante, Garibizzo si trovava in carcere con l’accusa di tentato omicidio: lo scorso 12 giugno scorso, a Imperia, aveva tentato di uccidere con un coltello il figlio di 8 anni di una sua avvocatessa.

I fatti

L'ex medico dell’Asl 1 imperiese radiato dall’ordine dopo aver ucciso la propria amante, aveva tentato di uccidere il bambino per vendicarsi per la cancellazione dal ruolo di un causa civile, perché per due volte l’attore si era presentato, davanti al giudice, senza un difensore.

Molti avvocati si erano rifiutati di assisterlo: per questo l’uomo aveva denunciato una quarantina di legali. L'ultimo, l’avvocato Elena Pezzetta, era “colpevole”, secondo l’uomo, di aver dismesso il mandato un anno fa e di avergli fatto così perdere una causa civile per un risarcimento edile. Forse non sapeva che la causa avrebbe potuto essere riaperta. L'ex medico tentò così di vendicarsi sul figlio della donna facendo irruzione nell'abitazione della legale. Venne fermato dall'intervento del marito dell'avvocatessa e di un amico della coppia che rimasero feriti nella collutazione: Garibizzo impugnava un lungo coltello da macellaio.