Legge Mancino: Fontana tira dritto sull’abrogazione

L'ondata di polemiche di venerdì scorso avrebbe travolto molti politici. Evidentemente però Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia, ha le spalle larghe. Non solo l'esponente della Lega non ha ritenuto di dover chiarire, ma ha anzi rilanciato la sua idea di abrogare la legge Mancino. Ecco allora che porterà la questione a Palazzo Chigi, per parlarne con presidente del Consiglio e vicepremier pentastellato, avendo già il sostegno del suo amico e segretario di partito Matteo Salvini.

Sulla Legge Mancino – ha detto Fontana a margine di un appuntamento del Carroccio in Romagna – “penso che una riflessione vada fatta e rifletterò con il presidente del Consiglio, con il ministro Di Maio: sono persone che mi hanno anche stupito per la loro capacità e il loro buonsenso”. A proposito delle polemiche di venedì scorso, ha aggiunto: “Credo che, magari, vista così”, l’idea di una revisione della Legge, “possa avere suscitato qualche dubbio – ha argomentato – ma c’è un problema quando si dice che un po’ tutto è razzismo, soprattutto le azioni della Lega e del ministro dell’Interno. Bisogna stare attenti – ha concluso Fontana – che poi questo strumento non venga utilizzato per colpire a fini politici perché questa sarebbe una deriva pericolosa”.

Secondo Fontana, “bisogna stare bene attenti” affinché vengano puniti atti che siano riconducibili a ciò che è “veramente razzismo”. L'importante – ha proseguito – “è che non ci sia qualche magistrato che pensa di indagare delle persone che con il razzismo non c'entrano assolutamente nulla“. Il ministro ha citato l'esempio della scittrice Oriana Fallaci, la quale nei suoi libri e nei suoi articoli “esprimeva delle idee sull'Islam” ed era accusata ingiustamente di essere razzista per questo, mentre – a detta di Fontana – stava registrando una deriva dell'Occidente che effettivamente stiamo vedendo oggi. I suoi dubbi sulle leggi che sanzionano atti considerati razzisti, abbracciano anche il tema della cosiddetta omofobia, dal momento che in passato è stata al centro della discussione parlamentare una legge atta a punire chi si macchia di questo atteggiamento. Che cos'è l'omofobia? Si è chiesto il ministro. “Se io non ho la possibilità di dire che per me la famiglia è quella formata da un uomo e da una donna con dei bimbi, diventa una limitazione della libertà di pensiero“, la sua osservazione.