Dipendenti morti ad Arezzo: 5 indagati

Sono cinque gli avvisi di garanzia che il sostituto procuratore di Arezzo, Laura Taddei, ha inviato ad altrettante persone nell'ambito delle indagini sulla morte di Filippo Bagni e Piero Bruni, i due dipendenti dell'Archivio di Stato che nella giornata di giovedì scorso sono stati uccisi da una fuga di gas argon.

Chi sono gli indagati

Tra gli indagati ci sono il direttore dell'Archivio di Stato di Arezzo, Claudio Saviotti, e il responsabile della ditta di manutenzione Remas, Maurizio Morelli. Iscritti nel registro degli indagati anche il legale rappresentante della ditta aretina cui era assegnata un'altra parte della manutenzione e due tecnici di una società esterna che cura i piani di sicurezza degli edifici per il Ministero dei Beni culturali. La procura, però, ha sottolineato che al momento gli avvisi di garanzia sono un atto dovuto e ha disposto l'autopsia sui due corpi

Le indagini

Il procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, ha chiarito che al momento è necessario scoprire perché i due dipendenti siano scesi a verificare ccosa stesse succedendo dopo aver sentito suonare l'allarme quando, in teoria, avrebbero dovuto conoscere i rischi del gas argon una volta che sia fuoriuscito dagli impianti. Rossi, inoltre, ha precisato che le indagini vanno in due direzioni: risalire a come e quando è stata fatta formazione e come venisse gestita la manutenzione dell'impianto che ha dato problemi e perché li ha dati nonostante la manutenzione qualche settimana prima dell'incidente. 

La tragedia

Lo scorso 20 settembre, intorno alle 8 – momento dell'entrata dei dipendenti al lavoro – è scattato un allarme antincendio nella sede dell'Archivio di Stato in piazza del Commissario, nel centro di Arezzo. Piero Bruni, 59 anni di Arezzo, e Filippo Bagni, 55 anni, residente sempre nel capoluogo, sono scesi in un locale-ripostiglio a controllare cosa avesse fatto scattare l'allarme. Poco dopo hanno accusato malori e poi sono deceduti, intossicati da un gas inodore, l'argon, fuoriuscito dal sistema antincendio. Anche un terzo dipendente, un 57enne, è rimasto intossicato dall'argon  ed è stato trasferito in codice giallo all'ospedale San Donato.