Deceduto nella notte l'operaio folgorato dai cavi

Ennesima tragedia sul lavoro. E' infatti deceduto nella notte all'ospedale Le Scotte di Siena l'operaio di 33 anni, originario di Pescocostanzo (L'Aquila), rimasto folgorato nel pomeriggio di ieri mentre lavorava a un impianto elettrico. L'incidente è accaduto intorno alle 16 di martedì 21 agosto a Monte San Savino (Arezzo), in località le Vertighe accanto al noto santuario toscano.

Insieme ad un collega stava sostituendo i pali della linea nei pressi del santuario. Fatale il contatto tra il palo metallico che manovrava e i cavi della tensione: la scarica ha provocato conseguenze irreversibili. Subito soccorso e rianimato, l'uomo era stato portato in gravissime condizioni all'ospedale di Siena, ma poche ore dopo il suo cuore ha cessato di battere. 

Sul posto sono intervenuti, oltre al 118, i carabinieri e il Pils della Asl che si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro. La procura della repubblica di Arezzo ha intanto aperto un'inchiesta: il 33enne lavorava per una ditta del Consorzio Italwork che opera per conto di Enel.

E' il secondo incidente mortale sul lavoro nel giro di poche ore in Toscana. Martedì 21, intorno alle 15.30, un operaio 39enne, Alessandro Lorenzani di Carrara, è morto, schiacciato da un carrello montacarichi nell'area portuale di levante del porto di Marina di Carrara. A nulla sono valsi i soccorsi. . “Ogni volta, con più sdegno e più dolore torniamo a dire che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro”, aveva commentato Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute. “Per questo la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta per il presidente Enrico Rossi e la giunta toscana. E continueremo a lavorare e investire affinché simili episodi non si verifichino più”. Neanche ventiquattro ore dopo, però, una nuova vittima. L'ennesima.