Crollo del Ponte Morandi, decine di morti

Continua a salire vertiginosamente il bilancio dei morti della tragedia che ha coinvolto il Ponte Morandi sull'autostrada A10 a Genova: al momento, fonti del Viminale riferiscono la presenza di 31 vittime accertate, fra le quali un bambino di soli 5 anni. E il conteggio, purtroppo, potrebbe aggravarsi nelle prossime ore: il viadotto, infatti, si è sgretolato per un tratto di quasi cento metri, rovinando nel torrente Polcevera ma anche su alcune abitazioni di Sampierdarena, in particolare Via Fillak, travolgendo case e auto, almeno una trentina oltre ad alcuni tir. Tutte le ambulanze della città sono state dirottate verso la zona del disastro, mentre Vigili del fuoco, Forze dell'ordine e Protezione civile proseguono il loro lavoro per tentatre di trovare qualcuno ancora in vita: al momento in 4 sono stati estratti dalle macerie, altri 15 sono i feriti. L'intera zona circostante è stata sgomberata per il timore di nuovi crolli: oltre 400 gli sfollati dell'area attorno al viadotto.

Toninelli: “Tragedia immane”

In mattinata Amalia Tedeschi, funzionario dei vigili del fuoco a RaiNews, aveva confermato la presenza “feriti estratti dalle auto” e che “sono una ventina i mezzi coinvolti”. Subito dopo la tragedia, il ministro per le Infrastruttre e Trasporti, Danilo Toninelli, aveva detto che a Genova “si profila un'immane tragedia”, affermando di stare “seguendo con la massima apprensione ciò che è accaduto… Siamo in stretto contatto con Autostrade e stiamo andando sul luogo con il viceministro, Edoardo Rixi. La mia totale vicinanza in queste ore alla città”. Emblematica la voce di una persona che, durante un video che ha immortalato il crollo, grida “Oh mio Dio” poco prima che il viadotto si sgretoli. Il diluvio che ha interessato il capoluogo ligure nel corso della mattina pare abbia ora rallentato la sua intensità, permettendo ai soccorritori un lavoro più agevole. Le operazioni di scavo fra le macerie andranno avanti per tutta la notte. “Eravamo transitati di lì poco prima. La situazione era sconvolgente – riferisce un testimone -. D'un tratto si sono sentite le sirene delle ambulanze che hanno iniziato a dirigersi verso il luogo del disastro. Anche da lontano si vedeva chiaramente il ponte tagliato in due”.

Terrore a Genova

A causa del crollo, dalle 11.40 è interrotta la linea ferroviaria da Genova-Bolzaneto a Genova Piazza Principe, via Granarolo, via Sussidiaria e via Bastioni, e anche quella da Sestri Ponente a Genova Bolzaneto. Un disastro che, hanno raccontato alcuni testimoni attualmente ricoverati sotto choc presso l'Opsedale 'Villa Scassi' di Sampierdarena, si sarebbe verificato dopo che un fulmine ha colpito la base di un pilastro, facendolo cedere. Quella avanzata da queste persone, una famiglia di quattro persone, è un'ipotesi al momento sotto indagine da parte degli inquirenti ma non sufficiente a giustificare il dramma, sul quale sarà necessario svolgere accertamenti, specie per quanto riguarda la tenuta della struttura. Il ponte era stato inaugurato nel 1967 e transita sopra una zona densamente abitata, con abitazioni e capannoni industriali, molti dei quali colpiti dai detriti staccatisi durante il crollo. Buona parte del viadotto crollato è finito nel torrente Polcevera ma alcune parti sono finite sopra le case sottostanti. Il tratto venuto giù è lungo non meno di un centinaio di metri: il resto della struttura scampata al crollo verrà demolita.

Conte e Mattarella: “Sostegno a Genova, poi accertare responsabilità”

“E' una grave ferita per Genova, la Liguria e l'Italia. Ho parlato con i leader europei, è stato di conforto avere il loro sostegno. Ringrazio i soccorritori, che continueranno a lavorare per tutta la notte”. Questo il commento del premier Giuseppe Conte, arrivato nel capoluogo ligure per constatare di persona l'entità della tragedia e partecipare al vertice con le autorità in Prefettura. Un disastro davanti al quale, spiega il presidente del Consiglio, “tutti si devono interrogare. Tutte le autorità competenti e tutte le persone che hanno responsabilità”. Anche Conte ha precisato che, purtroppo, il conto delle vittime è destinato a salire: “Dovremo accertare le cause e occorrerà del tempo. Ma una tragedia del genere è inconcepibile in un Paese moderno”. Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso in una lettera il suo cordoglio per la città di Genova: “Questo è il momento dell'impegno comune – spiega -, per affrontare l'emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale”.