Coronavirus, undici casi di positività fra le Guardie Svizzere

Ai quattro positivi del 12 ottobre se ne sono aggiunti altri sette. Annunciata l'applicazione delle misure cautelari

Quattro positività emerse tre giorni fa, altre sette quest’oggi. Per un totale di undici contagiati nel corpo delle Guardie Svizzere del Vaticano. Una situazione che, ora, inizia a preoccupare anche se sono scattate immediatamente le disposizioni cautelari, con l’isolamento dei casi positivi e test per gli altri componenti della Guardia. A precisarlo, è lo stesso corpo vaticano. Dal quale è stato inoltre spiegato che, al di là alle misure già applicate dal governatorato, sono state “adottate le misure più utili, anche in termini della pianificazione dei servizi delle guardie, ad escludere ogni rischio di contagio nei luoghi dove la Guardia Svizzera Pontificia presta servizio”.

I primi quattro positivi

Il comunicato conclude dicendo che “la Guardia Svizzera comunicherà nei prossimi giorni gli ulteriori sviluppi sulla situazione”. Nei giorni scorsi, l’annuncio dei primi quattro positivi era stato dato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “Si sta procedendo in queste ore – aveva detto – alle verifiche necessarie tra quanti possono essere stati in contatto diretto con loro. Nel frattempo, come da disposizioni emanate la scorsa settimana dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, tutte le guardie, in servizio e non, portano le mascherine, all’aperto e al chiuso, e osservano le misure sanitarie prescritte”. Il direttore aveva comunque specificato che le quattro Guardie Svizzere erano “tutte con sintomi lievi”. E per loro “sono state osservate tutte le necessarie misure di isolamento presso la propria abitazione e verifica delle persone coinvolte”.