“E’ socialmente pericoloso”. E’ questa la motivazione con cui il gip Maria Vittoria Foschini ha convalidato il fermo per Giulio Murolo, l’infermiere di Miano che nel pomeriggio di venerdì 15 maggio ha ucciso quattro persone e ne ha ferite altre 6. I reati che gli sono stati contestati sono strage detenzione di armi da guerra e di arma comune da sparo.
Così il giudice ha accolto la richiesta del pm Roberta Simeone coordinata dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, sottolineando la pericolosità sociale dell’uomo. Murolo, come nel primo interrogatorio di sabato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
“Murolo è pentito, disperato e addolorato – ha raccontato il legale dell’uomo, Carlo Bianco – La situazione non è migliorata, l’ho trovato molto più disperato rispetto a sabato quando c’è stato il primo interrogatorio rispetto a sabato quando c’è stato il primo interrogatorio davanti ai pm. Almeno allora scambiava qualche parola, oggi era un pianto continuo. E’ pentito. Credo sia il chiaro segnale di una persona che sta realizzando quanto accaduto”.
Lo scorso venerdì, l’infermiere di Miano, dopo aver ucciso suo fratello e sua cognata al culmine di una lite familiare, si è affacciato al balcone di casa e ha iniziato a sparare all’impazzata prendendo di mira le persone che si trovavano nel suo giro d’azione.
San Amato Ronconi, terziario francescano, fondatore dell'ospedale dei poveri pellegrini di Saludecio Saludecio (Rimini), 1226…
Senza figli non c'è futuro. NurSind è il principale sindacato infermieristico in Italia. Si tratta della…
Vicariato di Roma e Università Lumsa riflettono sull'etica delle nuove tecnologie. Si articolerà su due…
Nella notte di Parigi, brilla la stella del Borussia Dortmund che bissa il successo dell’andata,…
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in Libia, per un incontro con le…
La Scozia volta pagina. Dopo le dimissioni lampo del primo ministro, Humza Yousaf, arrivate appena…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni