Colpo agli eredi di due boss di mafia nel Palermitano

La disposizione ha colpito gli eredi di due noti esponenti della mafia siciliana: Francesco Madonia e Francesco Di Trapani, entrambi defunti

Carabinieri del Ros (immagine di repertorio)

Colpo agli eredi di due boss di mafia nel Palermitano. I carabinieri del Ros, su disposizione della Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno confiscato beni per un valore di oltre 4 milioni di euro. La disposizione ha colpito gli eredi di due noti esponenti mafiosi, Francesco Madonia e Francesco Di Trapani, entrambi defunti. Il Tribunale ha ritenuto provata la diretta riconducibilità dei beni, frutto di attività illecite, ai due esponenti di vertice del mandamento mafioso di Resuttana San Lorenzo.

Il patrimonio di mafia

Il patrimonio confiscato è costituito costituito da un bar-tabacchi, due ville, sei immobili, terreni e valori in deposito di una società riferibile alla famiglia Madonia. Le indagini dei carabinieri del Ros hanno permesso di accertare che, fino alla loro morte, i due boss avevano continuato a impartire direttive nella gestione delle attività illecite del mandamento anche dal carcere. Questo, grazie alla collaborazione dei familiari sia durante i colloqui, con un fitto scambio di reciproca corrispondenza. Le indagini patrimoniali svolte hanno inoltre permesso di individuare fittizie intestazioni di imprese, immobili e terreni a vantaggio degli eredi dei due capimafia. Gli elementi raccolti e l’analisi patrimoniale svolta hanno infine portato alla emissione del definitivo provvedimento di confisca.

Operazione Rebus

I due capi erano stati coinvolti nell’indagine Rebus come affiliati o contigui all’associazione mafiosa. La stessa operazione Rebus é il prosieguo di una indagine che il 25 novembre 2008.  Quest’ultima, aveva portato all’arresto nei confronti di vari esponenti del clan di Resuttana-Palermo.