Non si è trattato di un incidente, ma è stata una bomba a causare la strage nell’asilo a Fengxian, nella provincia dello Jiangsu. L’esplosione, avvenuta all’ingresso della scuola materna, sono morte 7 persone e 66 sono rimaste ferite.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, lo stesso attentatore è rimasto vittima dell’ordigno rudimentale. Ad innescare la bomba, un ragazzo di 22 anni con problemi mentali che, nei giorni scorsi, aveva affittato una stanza nei pressi della scuola. Sui muri di quella che era la sua camera, aveva inciso frasi sconnesse e parole come “muori” e “distruggi”. Inoltre, all’interno della stanza del giovane kamikaze, la polizia ha rinvenuto materiale per la fabbricazione di esplosivi.
La deflagrazione – come comunicato dalle autorità – è avvenuta al termine delle lezioni, proprio mentre i genitori si recavano a prendere il loro figli. In un primo momento, le forze dell’ordine avevano ipotizzato che l’esplosione fosse stata causata da una bombola di gas, utilizzata per l’alimentazione di una bancarella di strada. Solo successivamente si è scoperta la verità.
In passato alcuni asili sono stati bersagliati in attacchi condotti da persone mentalmente instabili per vendette personali. Nel 2010 circa 20 bambini furono uccisi in attacchi contro alcune scuole, mentre l’anno scorso un uomo ha assalito con un coltello sette studenti davanti ad una scuola elementare nel nord.
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