Ragazze e ragazzi fatti arrivare dal Brasile con l’unico scopo di farli prostituire in appartamenti sparsi su tutto il territorio nazionale. Per attirare più persone nel giro della prostituzione pubblicavano anche dei loro book fotografici – dopo averli ritoccati al computer – su internet.
Le indagini erano partite a seguito della denuncia di una brasiliana, presentata nel 2012, la quale aveva raccontato di essersi prostituita per quasi quattro anni per conto dell’organizzazione. Così dopo gli accertamenti del caso la Polizia di Torino è arrivata a mettere le manette ai polsi a una brasiliana di 53, mentre una sua connazionale di 36 anni è stata sottoposta all’obbligo di firma.
A disporre le misure cautelari, su richiesta del pm Antonio Smeriglio che ha coordinato l’inchiesta, il gip Potito Giorgio. Le donne che venivano sfruttate, una volta giunte sul territorio nazionale, venivano trasferite nelle case a disposizione del gruppo che erano in varie città italiane, tra le quali Torino, Aosta, Siena, Porto d’Ascoli, Paestum, Como, San Benedetto del Tronto, Pesaro e Cremona.
