Arruolavano mercenari italiani filorussi: sei arresti

Un reclutamento oscuro di mercenari filorussi sarebbe stato messo in atto da un gruppo ricondicubile all'area skinhead ligure. Uomini che, una volta arruolati, partivano per combattere in Ucraina. Un giro sul quale la Procura di Genova sta cercando di fare luce. Al momento gli indagati sono 15, 6 dei quali, tutti inquadrati come appartenenti o simpatizzanti dell'area dell'estrema destra, destinatari di un mandato di arresto a Milano e nelle province di Avellino e Parma. Un'operazione scattata durante la notte e che per tre degli indagati si è tradotta nella detenzione in carcere, mentre altri tre risultano tutt'ora irreperebili e, per questo, ricercati. Probabile che si trovino all'estero e, in virtù di tale possibilità, potrebbe essere spiccato un mandato internazionale. Nel frattempo, i Ros hanno effettuato perquisizioni in sette abitazioni appartenenti ad alcuni degli indagati non soggetti a mandato di arresto.

Il reclutamento

Per i magistrati, gli indagati si sarebbero messi al servizio di una non meglio specificata organizzazione per combattere in Ucraina al fianco degli schieramenti filorussi. Un arruolamento che, spiegano, non era autorizzato e, in quanto tale, costituisce un reato punibile con una pena compresa fra i 4 e i 15 anni. Le indagini, avviate cercando di trarre informazioni dall'area degli skinhead della Liguria, sono riuscite a smascherare un'organizzazione che recluta e finanzia mercenari destinati a rimpolpare gli schieramenti dei miliziani che combattono per le forze separatiste filorusse nel Donbass.

L'indagine

L’indagine è iniziata due anni fa ma è solo nelle ultime settimane che gli inquirenti sono giunti a un punto di svolta. Decisivi gli approfondimenti sull'area skinhead, dopo la comparsa di alcune scritte estremiste apparse nell'area di La Spezia e realizzate, come appurato, da alcune persone connesse a una rete di mercenari appartenenti perlopiù a schieramenti di estrema destra. Alcuni indagati, stando a quanto rivelato dai Ros, avrebbero legami con Alexej Milchakov, comandante dell'unità paramilitare neonazista 'Rusich' operante nel Donbass.