Si chiamava Simone La Terra, l'alpinista italiano trovato morto in Nepal mentre stava scalando il Dhaulagiri, una delle vette più alte dell'Himalaya. Originario di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, avrebbe compiuto 37 anni fra pochi giorni, il 7 maggio.
Simone stava scalando il Dhaulagiri, la settima montagna più alta del mondo. Le sue tracce si sono perse ieri mattina, improvvisamente. Le condizioni meteo erano cambiate e un forte vento ha spazzato via la sua tenda trovata poco lontano dal Campo 3. Il cadavere del giovane alpinista italiano è stato trovato tra le nevi a una quota di 6.100 metri. I soccorritori lo hanno portato all'ospedale Tribhuvan University Teaching Hospital di Kathmandu.
La sua scomparsa ha colpito il mondo dell'alpinismo lombardo e italiano che considerava il giovane un esperto delle alte cime. Simone aveva iniziato a scalare le cime più alte fin dal 2005. Sulla sua pagina un blog, racconti e foto delle sue spedizioni importanti: Shisha Pangma (2006), Broad Peak (2007), Gasherbrum II (2008), Cho Oyu (2009) e Manaslu (2011). “Oltre agli innumerevoli tentativi in Himalaya e alle 5 vette oltre gli 8000 metri raggiunte sempre senza ossigeno e senza portatori d'alta quota – aveva scritto Simone sul suo blog -, sulle montagne di casa trovo il luogo ideale per le mie scalate di allenamento”.
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