Il suo amico soffriva di una grave depressione, per questo, al fine di esaudire un suo desiderio, lo accompagnò in Svizzera, in una clinica dove potesse togliersi la vita. L'amico è così finito sotto indagine nel settembre 2017, quando ai carabinieri di Erba (CO) era giunta una segnalazione da parte dei servizi sociali ai quali era arrivata una lettera dell'uomo, 62 anni, che nel frattempo aveva già portato a termine il suo progetto di suicidio assistito in un clinica svizzera. Il pm di Como Valentina Mondovì ha chiesto l'archiviazione in quanto il contributo dell'amico era stato minimo e non aveva influito sulla decisione dell'uomo di finire i suoi giorni nella clinica elvetica. Argomentazioni accolte dal gip che ha disposto l'archiviazione del procedimento. La vicenda ricorda quella di Dj Fabo, il ragazzo italiano morto in una clinica svizzera e per il cui decesso è imputato l'esponente dei radicali Marco Cappato.
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