L’impegno dei vescovi per salvaguardare la neutralità libanese

I vescovi della Chiesa cattolica greco-melchita fanno appello a mantenere il Libano lontano dai conflitti regionali. I presuli, riferisce Fides, si mostrano concordi con i tanti richiami espressi a riguardo dal Patriarca maronita.

Mobilitazione dei vescovi per la pace

Il cardinale Bechara Boutros Rai da mesi sottolinea la necessità di definire e preservare la posizione di neutralità del Libano. Rispetto agli assi di potere che si scontrano nei conflitti regionali. E nelle ultime settimane ha anche insistito sulla opportunità di convocare una Conferenza internazionale. Sotto l’egida delle Nazioni Unite dedicata alla questione libanese.

Collasso nazionale

L’incontro dei vescovi è avvenuto a Raboué. Nella sede patriarcale libanese. Sotto la presidenza del Patriarca Youssef Absi. I presuli melchiti hanno diffuso un documento. Chiedono di accelerare la formazione di un nuovo governo. Dopo sette mesi di stallo istituzionale. E una crisi socio-economica che rappresenta un vero e proprio collasso nazionale.

I responsabili del caos

I vescovi chiamano in causa, senza fare nomi, i responsabili del caos. Sono loro che alimentano la crisi istituzionale. Per ragioni “di natura confessionale. Lontano da qualsiasi interesse nazionale“. Con il deprezzamento record raggiunto dalla moneta libanese. Quindi i vescovi invocano misure urgenti. Per porre fine all’impennata del dollaro sul mercato nero. E punire i responsabili di questa piaga sociale. Ad aggravare uno scenario già fosco i devastanti effetti sociali e sanitari della pandemia.