“La sua porta è sempre aperta” è il filo conduttore del Giubileo della Famiglia militare e di polizia in programma oggi a Roma fino a domenica 1 maggio. L’evento si inquadra nel quadro delle iniziative per l’Anno della Misericordia indetto da Papa Francesco. “L’esperienza della preghiera con il Papa, sabato in piazza, e della Santa Messa, domenica in San Pietro con tutti gli Ordinari Militari del mondo e con le delegazioni di molti militari provenienti da tanti paesi, – ha spiegato l’Ordinario Militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò – rappresenta una speciale opportunità per affidare a Dio i militari e le loro famiglie, e gli sforzi e i sacrifici che essi sono chiamati a compiere per garantire la sicurezza dei popoli e delle istituzioni di tutto il pianeta”.
Il Giubileo della Famiglia militare e di polizia cade non a caso a trent’anni dalla promulgazione della “Spirituali Militum Curae”, la costituzione apostolica voluta da Papa Giovanni Paolo II “per una più efficace cura spirituale dei militari ed una concreta e specifica forma di assistenza pastorale”. Il documento nasce dall’attento intervento della Chiesa nel mondo contemporaneo, anche in ciò che riguarda l’edificazione e la promozione della pace in tutto il mondo. In questa linea, riporta la costituzione, quelli che prestano servizio militare debbono considerarsi “come ministri della sicurezza e della libertà dei popoli”, infatti “se adempiono il loro dovere rettamente, concorrono anch’essi veramente alla stabilità della pace”.
La “tre-giorni” giubilare si aprirà venerdì con una Messa presieduta da monsignor Juan del Rio Martin, arcivescovo castrense spagnolo, alle ore 7 presso la chiesa di sant’Anna in Vaticano. La giornata proseguirà, a partire dalle 9, all’Istituto Patristico Augustinianum con gli interventi di monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, su “Gli Ordinariati Militari e le Forze di Polizia impegnate nella formazione al Diritto Umanitario”; del cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, su “Sviluppo e storia della funzione pastorale degli Ordinariati Militari a 30 anni dalla Costituzione Apostolica”; del cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli su “Lo stato degli Ordinariati nei territori di missione” e di monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova evangelizzazione, su “La nuova evangelizzazione nell’anno della misericordia: opportunità e speranza per il mondo militare e di polizia”.
Alle 12 il momento della preghiera con il cardinale Angelo Comastri, Arciprete della basilica papale di San Pietro. Mentre per le 14.30 “Esperienza di libertà evangelica” è la tematica introdotta da don Dario Viganò, Prefetto per la Comunicazione della Santa Sede. A seguire gli apporti specifici degli Ordinari Militari provenienti da Asia, Africa, America del nord, America Latina ed Europa sul tema “Gli Ordinariati Militari e le Forze di Polizia a tutela della Giustizia e della Pace” e la testimonianza su Giovanni Palatucci, “il Questore di Fiume”.
Sabato 30 aprile è in programma l’udienza giubilare con il Santo Padre alle 10 in piazza San Pietro, preceduta dal momento di accoglienza delle varie rappresentanze nazionali. A seguire il passaggio della Porta Santa. Domenica 1 maggio alle 10, a chiusura del Giubileo riservato alla Famiglia militare e di polizia, sarà celebrata una Messa presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, presso la Basilica di San Pietro; mentre alle 12 i pellegrini potranno partecipare al Regina caeli.
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