“C’è tanto bisogno di preghiera e di penitenza per mettere fine alle guerre, soprattutto in Medio Oriente, dove le minoranze subiscono tragiche violenze e discriminazioni”. E’ il monito di Papa Francesco pronunciato durante il Regina Coeli, durante il quale ricorda anche il suo pellegrinaggio a Fatima, conclusosi ieri sera.
Il Papa mette in luce la santità di Francesco e Giacinta, canonizzati nel centesimo anniversario delle apparizioni della Madonna alla Cova de Iria, che “non è conseguenza delle apparizioni, ma della fedeltà e dell’ardore con cui essi hanno corrisposto al privilegio ricevuto di poter vedere la Vergine Maria”. Con la loro canonizzazione,Bergoglio propone “a tutta la Chiesa di avere cura dei bambini”.
A Fatima, la preghiera “scorre da cento anni come un fiume, per implorare la protezione materna di Maria sul mondo interno”. L’esempio di Francesco e Giacinta, che a quel tempo pregavano per la fine della Prima Guerra Mondiale, è valido tutt’oggi. “C’è tanto bisogno di preghiera e di penitenza per implorare la grazia della conversione – prosegue il Pontefice -, per implorare la fine di tante guerre che sono dappertutto nel mondo e che si allargano di più, come pure la fine degli assurdi conflitti grandi e famigliari, piccoli, e delle violenze che sfigurano il volto dell’umanità”
Dunque, il Papa affida a Maria, Regina della pace, “la sorte delle popolazioni afflitte da guerre e conflitti, in particolare in Medio Oriente”. Infatti, il Pontefice fa notare le “tante persone innocenti sono duramente provate, sia cristiane, sia musulmane, sia appartenenti a minoranze come gli yazidi, i quali subiscono tragiche violenze e discriminazioni. Alla mia solidarietà si accompagna il ricordo nella preghiera, mentre ringrazio quanti si impegnano a sovvenire ai bisogni umanitari. Incoraggio le diverse comunità a percorrere la strada del dialogo e della riconciliazione amicizia sociale per costruire un futuro di rispetto, di sicurezza e di pace, lontano da ogni sorta di guerra”.
Nel salutare le migliaia di pellegrini che affollano piazza San Pietro, il Papa ricorda che ieri a Dublino è stato proclamato Beato il sacerdote gesuita John Sullivan, “ricercato come padre dei poveri e dei sofferenti”. Quindi un saluto particolare ai fedeli dell’iniziativa “Passeggini vuoti”, flas mob contro la natalità che si svolge a Roma nel giorno della festa della mamma: “Il futuro delle nostre società richiede da parte di tutti, specialmente delle istituzioni, un’attenzione concreta alla vita e alla maternità – prosegue il Papa -. E questo appello è particolarmente significativo oggi mentre si celebra, in tanti Paesi, la festa della mamma”.
Infine, una richiesta di preghiera: “Rimaniamo alcuni istanti in silenzio, ognuno pregando per la propria mamma”. Il silenzio scende sulla piazza.
Oggi di prima mattina Papa Francesco, come di consueto dopo ogni viaggio, si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, portando in offerta un mazzo di rose bianche presso l’icona di Maria Salus Populi Romani. Lì è rimasto in preghiera silenziosa di fronte all’immagine della Vergine per oltre venti minuti.
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