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“L’uomo è capace di essere un imprenditore di morte”

“Io faccio quello che voglio e se io ho voglia di questo, lo faccio! E se per questo voglio fare una guerra, la faccio!”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia mattutina della Messa a Santa Marta riflettendo sulla capacità, presente in ogni uomo, di demolire tutto ciò che Dio ha fatto. “Abbiamo questa possibilità di distruzione – ha spiegato il Pontefice – questo è il problema. Poi, nelle guerre, nel traffico delle armi… ‘Ma, siamo imprenditori!’ Sì, di che? Di morte? E ci sono i Paesi che vendono le armi a questo, che è in guerra con questo, e le vendono anche a questo, perché così continui la guerra”.

Nonostante “abbiamo questo seme dentro, questa possibilità”, ha aggiunto, “abbiamo anche lo Spirito Santo che ci salva. Ma dobbiamo scegliere, nelle piccole cose”. “‘Ma padre, non sia tanto negativo!’ qualcuno dirà – ha continuato il vescovo di Roma –. Ma questa è la verità. Siamo capaci di distruggere anche la fraternità: Caino e Abele nelle prime pagine della Bibbia”. Secondo il Santo Padre basta prendere un qualunque giornale per costatare come “più del 90% delle notizie sono notizie di distruzione”. L’essere umano è capace di “distruggere nel grande e nel piccolo, nella stessa famiglia… distruggere i figli”, non lasciandoli crescere “con libertà, non aiutandoli a crescere bene… annullare i figli”.

Allo stesso tempo, ha soggiunto, “l’uomo è capace di fare tanto bene”, come Madre Teresa, “una donna del nostro tempo”. “Chiediamo al Signore, oggi, prima di incominciare la Quaresima – ha concluso – questa grazia: di scegliere bene sempre la strada col suo aiuto e non lasciarci ingannare dalle seduzioni che ci porteranno sulla strada sbagliata”. Il successore di Pietro ha offerto la celebrazione di oggi ai 21 copti “sgozzati per il solo motivo di essere cristiani”. “Preghiamo per loro – ha affermato – che il Signore come martiri li accolga, per le loro famiglie, per il mio fratello Tawadros, che soffre tanto”.

Stefano Cicchini

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