L'ecumenico messaggio di auguri al Sud Sudan

E'un congiunto messaggio di augurio e di speranza quello che Papa Francesco, l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby e l'ex moderatore della Chiesa presbiterana di Scozia, John Chalmers, rivolgono ai leader e al popolo del Sud Sudan, rinnovando e assicurando la loro “vicinanza ai vostri sforzi per l’attuazione sollecita degli Accordi di pace”. Parole che si inseriscono nella grande opera di pace per il popolo del Paese africano, con il Santo Padre che si unisce a Welby e Chalmers per formulare un augurio di pace e di prosperità, in continuità con i passi effettuati nel ritiro a Santa Marta dello scorso aprile, partecipato dal presidente sud sudanese Salva Kiir e dal leader dell'opposizione armata, Riek Machar. In quell'occasione, il Pontefice aveva invitato i due a cercare un punto di accordo e rendersi testimoni di fratellanza trovando conciliazione e unità, chinandosi per baciare i piedi dei presenti.

La speranza di un accordo

Ora, quell'invito viene rinnovato a una voce con l'Arcivescovo della Chiesa d'Inghilterra e con l'ex moderatore dei presbiterani di Scozia: “Eleviamo pertanto le nostre preghiere al Cristo Salvatore – si legge nel messaggio – per un rinnovato impegno nel cammino di riconciliazione e di fraternità e invochiamo abbondanti benedizioni su ciascuno di voi e sull’intera Nazione”. Augurando infine che “il Signore Gesù, Principe della Pace, illumini e guidi i vostri passi nella bontà e nella verità, affinché si renda possibile la nostra auspicata visita a codesto caro Paese”. E' un Paese in piena emergenza il Sud Sudan, non solo per le difficoltà portate dalle recenti calamità naturali ma anche e soprattutto per una instabilità politica che ha causato non poche sofferenze nella popolazione, creando al contempo una grave emergenza migratoria. Al termine dell'Angelus del 10 novembre, il Papa espresse il desiderio di voler visitare il Paese in caso le parti in lotta raggiungano un accordo. Nei giorni scorsi, inoltre, il messaggio di Natale del Consiglio delle Chiese del Sud Sudan aveva lasciato trasparire speranza, spiegando che, pur nelle difficoltà e nelle avversioni reciproche, “o venti dell’implementazione del Nuovo Accordo per la risoluzione del conflitto in Sud Sudan continuano a soffiare”.