Continuano in India le persecuzioni nei confronti dei cristiani che subiscono aggressioni da parte di estremisti indù. L’ultimo episodio risale al 14 giugno, ma la notizia è stata diffusa da pochi giorni e ha come protagonista una comunità protestante in Kerala.
Durante la celebrazione domenicale in una chiesa situata nella località di Attingal, hanno fatto irruzione oltre 200 militanti di organizzazioni di radicali indù che una volta entrati nelle sale hanno iniziato a gridare slogan come “Bharat Mathaki Jai” (Ave madre India) per poi passare all’azione malmenando il Pastore e i fedeli.
Dopo aver percosso i membri dell’assemblea che non sono riusciti a scappare, gli assalitori hanno devastato la chiesa rompendo l’altare e gli arredi liturgici. La polizia, giunta dopo mezz’ora, ha solo potuto constatare i danni.
Nei giorni successivi, il ministro degli Interni dello Kerala ha visitato la comunità colpita, condannando la violenza e promettendo di consegnare gli aggressori alla giustizia. I cristiani di Attingal hanno organizzato una pacifica marcia di protesta nella città, invocando armonia e libertà religiosa.
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