La nomina di due cardinali da Iraq e Pakistan, Paesi dove i cristiani sono perseguitati, testimonia “la speciale attenzione per le Chiese Orientali, e per il piccolo gregge che costituiscono i cristiani che attraversano un periodo difficile a causa delle guerre e del settarismo e dove ci sono ancora martiri”. Così il neo cardinale Louis Raphael I Sako ha ringraziato Papa Francesco a nome dei 14 neo cardinali che hanno ricevuto oggi la berretta cardinalizia in San Pietro, nel quinto Concistoro del suo Pontificato.
“Alcuni Musulmani venuti per farmi gli auguri, hanno espresso – ha raccontato Sako – la loro ammirazione per l'apertura della Chiesa e per il vostro stare sempre vicino alla gente nelle loro preoccupazioni, paure e speranze“. “Preghiamo e speriamo – ha aggiunto rivolto al Santo Padre – che il vostro sforzo per promuovere la pace cambi i cuori degli uomini e delle donne per il meglio, e contribuisca ad assicurare un ambiente dignitoso ad ogni persona umana. Questa nomina nel giorno di Pentecoste non è avvenuta a caso, essa ci chiede l'impegno dell'annuncio e dell'approfondimento della fede che risponda alle esigenze della fase attuale e futura, ci spinge a un servizio sempre più attento verso il popolo di Dio a noi affidato e ci chiede di avere orizzonti sempre più vasti. La nomina cardinalizia non è un premio, oppure un onore personale, come si pensa talvolta, ma è l'invio alla missione con l'abito rosso che vuol dire dare la vita fino alla fine, fino all'effusione del sangue, portando l'Evangelii Gaudium la gioia del vangelo a tutti”.
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