Due “ali” di sbandieratori in costumi rinascimentali hanno accompagnato il Papa che si è diretto a piedi verso il palco allestito al centro del sagrato di Piazza San Pietro. Durante l’abituale giro in papa mobile in mezzo alla folla, il Santo Padre ha accettato il “mate” – bevanda tipica argentina – che gli è stato offerta da uno dei fedeli e si è anche sporto oltre le transenne per poter salutare un bambino e la sua mamma. La catechesi di oggi del Santo Padre era incentrata sul tema “La Chiesa Sposa aspetta il suo Sposo” e citando il capitolo 21 dell’Apocalisse ha detto: “Gerusalemme nuova, che scende dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo (Ap 21,2). Ecco quello che ci attende! Ed ecco, allora, chi è la Chiesa: è il popolo di Dio che segue il Signore Gesù e che si prepara giorno dopo giorno all’incontro con lui, come una sposa con il suo sposo. E non è solo un modo di dire: saranno delle vere e proprie nozze!”. Ma una frase di San Paolo è stata il fulcro della catechesi del Papa, “E così per sempre, saremo con il Signore”. Il Pontefice ha invitato tutti presenti a ripeterla più volte insieme a lui, sia durante l’udienza sia prima di concludere lincontro. Secondo il Santo Padre “queste parole sono le più belle del Nuovo Testamento. Parole semplici, ma con una densità di speranza tanto grande – ha aggiunto a braccio – Credete voi questo? Mi sembra di no, eh? Credete? Lo ripetiamo insieme tre volte: ‘E così, per sempre, saremo con il Signore”.
Poi prendendo di nuovo come riferimento il libro dell’Apocalisse, Papa Francesco ha fatto notare che “c’è un altro elemento che ci conforta ulteriormente e che ci apre il cuore: Giovanni ci dice che nella Chiesa, sposa di Cristo, si rende visibile la Gerusalemme nuova. Questo significa – ha spiegato il Vescovo di Roma – che la Chiesa, oltre che sposa, è chiamata a diventare città, simbolo per eccellenza della convivenza e della relazionalità umana. Sarà la tenda di Dio, dove non ci saranno più isolamenti, prevaricazioni e distinzioni di alcun genere – di natura sociale, etnica o religiosa – ma saremo tutti una cosa sola in Cristo”.
Nel concludere l’udienza il Vescovo di Roma ha invitato i presenti a “invocare la Vergine Maria, madre della speranza e regina del cielo, perché ci mantenga sempre in un atteggiamento di ascolto e di attesa, così da poter essere già ora permeati dell’amore di Cristo e aver parte alla gioia senza fine, nella piena comunione di Dio e non dimenticatevi, mai dimenticare che così per sempre saremo con il Signore. Lo ripetiamo tre volte in più? E così per sempre saremo con il Signore! E così per sempre saremo con il Signore! E così per sempre saremo con il Signore!”.
Ogni giorno più di 50 bambini e ragazzi scompaiono dai centri di accoglienza per minori…
Prima il vertice europeo con i sindacati, poi il Consiglio dei ministri con le misure…
Beato Benedetto da Urbino, sacerdote cappuccino Urbino, 13/09/1560-Fossombrone (Pesaro e Urbino), 30/04/1625 Marco Passionei proviene…
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,27-31a https://www.youtube.com/watch?v=t9cApAF1dp8 In quel tempo, disse Gesù ai suoi…
Povertà e benessere. L'Italia tagliata in due. I contribuenti più ricchi sono in Lombardia (27.890 euro)…
Gli hospice come luoghi di salvaguardia della sacralità della vita. Papa Francesco ne riconosce e…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni