Il Pontefice: “Dio è come una mamma che dialoga con il suo bambino”

Questa mattina, nella sua omelia a Santa Marta, Papa Francesco ha posto l’accento sull’amore di Dio, sula sua grazia verso il suo popolo. Dio salva i suoi fedeli da vicino, non da lontano. “E’ tanta la vicinanza che Dio si presenta qui come una mamma, come una mamma che dialoga con il suo bambino: una mamma quando canta la ninna nanna al bambino e prende la voce del bambino e si fa piccola come il bambino e parla con il tono del bambino al punto di fare il ridicolo se uno non capisse cosa c’è lì di grande: ‘Non temere, vermiciattolo di Giacobbe’. – spiega Papa Francesco – Ma, quante volte una mamma dice queste cose al bambino mentre lo carezza, eh? Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova… ti farò grande… E lo carezza, e lo fa più vicino a lei. E Dio fa così. E’ la tenerezza di Dio. E’ tanto vicino a noi che si esprime con questa tenerezza: la tenerezza di una mamma”.

Il Pontefice inoltre ha esortato i fedeli a lasciarsi amare dal Signore come “un bambino che si lascia amare dalla sua mamma”, perché “questa è la grazia di Dio”. “E così questa verità tanto bella della vicinanza di Dio scivola in una contabilità spirituale: ‘No, io faccio questo perché questo mi darà 300 giorni di grazia … Io faccio quell’altro perché questo mi darà questo, e così accumulo grazia’. – afferma il papa argentino – Ma cos’è la grazia? Una merce? E così, sembra di sì. Sembra di sì. E nella storia questa vicinanza di Dio al suo popolo è stata tradita per questo atteggiamento nostro, egoista, di voler controllare la grazia, mercificarla”. Ma la grazia di Dio è un’altra cosa sottolinea Francesco “è vicinanza, è tenerezza. Questa regola serve sempre. Se tu nel tuo rapporto con il Signore non senti che Lui ti ama con tenerezza, ancora ti manca qualcosa, ancora non hai capito cos’è la grazia, ancora non hai ricevuto la grazia che è questa vicinanza”.

A conclusione della sua omelia il Santo Padre ha chiesto a tutti di dedicare un po’ di tempo nella lettura di sette versetti di Isaia (capitolo 41, dal versetto 13 al 20) per capire meglio cosa sia la tenerezza di Dio. “San Paolo reagisce con forza contro questa spiritualità della legge. ‘Io sono giusto se faccio questo, questo, questo. Se non faccio questo non sono giusto’. Ma tu sei giusto perché Dio ti si è avvicinato, perché Dio ti carezza, perché Dio ti dice queste cose belle con tenerezza: questa è la giustizia nostra, questa vicinanza di Dio, questa tenerezza, questo amore. Anche a rischio di sembrarci ridicolo il nostro Dio è tanto buono. Se noi avessimo il coraggio di aprire il nostro cuore a questa tenerezza di Dio, quanta libertà spirituale avremmo! Quanta! Oggi, se avete un po’ di tempo, a casa vostra, prendete la Bibbia: Isaia, capitolo 41, dal versetto 13 al 20, sette versetti. E leggetelo. – conclude il Santo Padre – Questa tenerezza di Dio, questo Dio che ci canta a ognuno di noi la ninna nanna, come una mamma”.