Il Papa riflette sul Padre Nostro

Padre

Mentre ci apre il cuore a Dio, il 'Padre Nostro' ci dispone anche all'amore fraterno”. Davanti a 30 mila fedeli, assiepati in piazza San Pietro per l'udienza generale dedicata alla liturgia della Messa, Papa Francesco ha riflettuto sulla preghiera per eccellenza della tradizione cristiana.

La preghiera

“Nella Preghiera del Signore – ha osservato – chiediamo il 'pane quotidiano', nel quale scorgiamo un particolare riferimento al Pane eucaristico, di cui abbiamo bisogno per vivere da figli di Dio. Imploriamo anche 'la remissione dei nostri debiti', e per essere degni di ricevere il perdono di Dio ci impegniamo a perdonare chi ci ha offeso. E “chiediamo ancora a Dio di 'liberarci dal male' che ci separa da Lui e ci divide dai nostri fratelli”. Dunque il Padre Nostro “non è una delle tante preghiere cristiane, ma la preghiera dei figli di Dio. Infatti, consegnatoci nel giorno del nostro Battesimo, fa risuonare in noi quei medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù. Formati al suo divino insegnamento, osiamo rivolgerci a Dio chiamandolo 'Padre', perche' siamo rinati come suoi figli attraverso l'acqua e lo Spirito Santo”. Nessuno in verità, ha proseguito il Pontefice, “potrebbe chiamarlo familiarmente 'Abba'' senza essere stato generato da Dio, senza l'ispirazione dello Spirito, come insegna San Paolo“.

Connessi con Dio

Quante volte, ha aggiunto a braccio, “c'è gente che dice 'Padre Nostro' ma non sa cosa dice: sì, è padre. Ma senti che quando dici 'padre', lui è il padre tuo, il padre dell'umanità, il padre di Gesù, tu hai un rapporto con questo padre? Ah, no. Non ci avevo pensato“. Quando preghiamo “il Padre Nostro ci colleghiamo col Padre che ci ama, ed è lo Spirito Santo che ci dà questo collegamento, essere figli di Dio. Quale preghiera migliore di quella insegnata da Gesu' puo' disporci alla Comunione sacramentale con Lui?”.

La grazia del perdono

Bergoglio si è poi soffermato su un aspetto, quello della “remissione dei nostri debiti“, quando, “per essere degni di ricevere il perdono di Dio ci impegniamo a perdonare chi ci ha offeso“. “E questo – ha aggiunto sempre a braccio – non è facile, eh? Perdonare le persone che ci hanno offeso non è facile, è una grazia che dobbiamo chiedere: Signore, insegnami a perdonare come tu hai perdonato me. Ma è una grazia, con le nostre forze non possiamo”. Oltre che nella Messa, ha concluso, “il Padre nostro viene pregato, alla mattina e alla sera, nelle Lodi e nei Vespri; in tal modo, l'atteggiamento filiale verso Dio e di fraternità con il prossimo contribuiscono a dare forma cristiana alle nostre giornate”.