Il Papa inaugura casa famiglia per disabili

Disabilità

Domenica prossima Papa Francesco visiterà la parrocchia del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi, al civico 10 di largo Agosta, zona Prenestina, dove inaugurerà una casa famiglia per disabili. L'arrivo del Pontefice è previsto intorno alle 16 e ad accogliero ci saranno l’arcivescovo vicario Angelo De Donatis, il cardinale titolare José Gregorio Rosa Chàvez, il parroco don Maurizio Mirilli, il vice parroco don Vasile Alexandru Muresan, i collaboratori parrocchiali don Dieudonné Kambale Kasika, don Juan Pablo Castillo e don Mauro Riccardi. Con loro, anche l’arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, il cardinale Luis Antonio Tagle, legato alla nascita della “Casa della gioia”.

“Alcune mamme in età avanzata mi avevano chiesto aiuto per l’assistenza dei figli con disabilità, quando loro sarebbero venute a mancare. Ma oltre che pregare non sapevo cosa fare” racconta il parroco don Maurizio Mirilli. Illuminante fu, allora, la partecipazione agli esercizi spirituali predicati dal cardinale filippino. “Ci disse che il Vangelo ci sprona a scoperchiare i tetti per accogliere chi ha bisogno di Cristo. Quella parola mi folgorò e capii cosa dovevo fare”. La nuova casa famiglia è stata infatti realizzata nei locali del sottotetto, fino a qualche tempo fa adibiti a magazzino. Il progetto è stato sostenuto e condiviso dal Vicariato di Roma. La casa sarà gestita dall'associazione “Figli della gioia”.

Dopo il suo arrivo, il Santo Padre risponderà a quattro domande, poste da un genitore, da un giovane, da un adolescente e da un bambino, nell'oratorio. Poi nel salone parrocchiale abbraccerà gli anziani e gli ammalati. Salirà quindi nei locali della “Casa della gioia“. Negli spazi adibiti a centro diurno, incontrerà alcune realtà parrocchiali legate alla carità: i responsabili della Caritas, dei progetti “Quartieri solidali” e “Condomini solidali”, e del servizio notturno per i senza dimora. Quindi Papa Francesco si fermerà con i disabili del centro diurno e con le loro famiglie. Passerà, subito dopo, a visitare la casa famiglia vera e propria e ne benedirà gli ambienti; incontrerà i 7 ragazzi che, proprio a partire dal 6 maggio, abiteranno lì insieme a due religiose e a una laica. Quindi scenderà di nuovo nei locali parrocchiali e confesserà tre fedeli. Attorno alle 17.30 celebrerà la Messa, durante la quale impartirà il sacramento della Cresima a una bambina della parrocchia affetta da malattia mitocondriale e a sua madre. Al termine saluterà i fedeli riuniti nella piazza antistante, che avranno seguito la celebrazione sul maxischermo montato per l’occasione.

“Il Papa viene a sostenerci in questa nuova sfida della casa famiglia – aggiunge don Mirilli – che solo fino a qualche mese fa sembrava un sogno irrealizzabile, e invece ora diventa realtà. Abbiamo bisogno del sostegno del Santo Padre perché il bello viene adesso. Perché ci aiuti a realizzare il progetto pastorale che è quello di passare dall’Eucaristia celebrata a quella vissuta, e sperimentare, così, la gioia dello 'scartagonismo', cioè la gioia di collaborare con Dio nel rendere protagonisti gli scartati”.