“I buoni cattolici non fanno figli come conigli”

“Alcuni credono che – scusatemi la parola, eh – per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli, no? No, paternità sia responsabile”. Così Papa Francesco ha risposto ai giornalisti, durante il volo di rientro da Manila, che lo hanno interrogato sul tema della contraccezione. E riferendosi a Paolo VI, Bergoglio ha spiegato che “Lui guardava al neo-malthusianesimo universale che era in corso, che cercava un controllo della natalità da parte delle potenze. Questo non significa che il cristiano deve fare figli, io ho rimproverato alcuni mesi fa in una parrocchia una donna perché era incinta dell’ottavo figlio, con sette parti cesarei. “Ma lei ne vuole lasciare orfani sette?”, le ho detto. Ma questo è tentare Dio. Parliamo di paternità responsabile”.

Il Pontefice inoltre ha spiegato che Paolo VI non era un “pontefice chiuso”, ma un “profeta” e nella sua enciclica “Humanae vitae” ha sempre “promosso il principio della paternità e maternità responsabili”. Francesco inoltre ha definito un “falso mito” l’idea che per essere buoni cristiani si debbano fare molti figli. “Io credo che il numero di 3 (figli) per famiglia secondo quello che dicono i tecnici, è importante per mantenere la popolazione, no? Tre per coppia. Quando scende questo, accade l’altro estremo, che accade in Italia, dove ho sentito – non so se è vero – che nel 2024 non ci saranno i soldi per pagare i pensionati. Il calo della popolazione, no? – ha spiegato Francesco – Per questo la parola chiave per rispondere è quella che usa la Chiesa sempre, anche io: paternità responsabile. Come si fa questo? Col dialogo. Ogni persona, col suo pastore, deve cercare come fare quella paternità responsabile”.

 

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