“Con parole buone, fortificatrici e affidabili nasce la pace”

Oggi non c'è tema più importante nel dibattito pubblico sulla religione che il problema del fanatismo e della propensione alla violenza. Lo osserviamo nella sfera familiare, nei luoghi di lavoro, nelle associazioni, nei quartieri nelle regioni e nelle nazioni: ovunque l'uomo in quanto tale non sia considerato un dono di Dio c'è disaccordo, risentimento e odio“. Così Papa Francesco in un messaggio inviato in occazione della 101esima “Katholikentag”, la Giornata dei fedeli cattolici tedeschi, che si è aperta oggia Munster, con il motto “Cerca la pace“. 

Parole buone per costruire la pace

Nel messaggio il Pontefice ha spiegato che la “rispettosa convivenza” di tutte le persone di buona volontà di tutte le religioni e di tutte le confessioni è fondamentale per la pace. “Tutti possono essere pietre preziose per la costruzione di una società amante della pace. Cercare la pace e renderla tale è compito di tutti gli uomini – ha aggiunto – Siate messaggeri di pace, di responsabilità e misericordia, soprattutto per le nuove generazioni”. Inoltre, il Papa ha sottolineato che per far sì che la pace sia durevole, è necessaria la partecipazione equa di tutti gli uomini e le donne al benessere della loro società. “Le grandi opere di aiuto alla Chiesa, le associazioni e molte parrocchie danno un prezioso contributo in questo ambito – ha spiegato Bergoglio – La pace però inizia anche in modo semplice e modesto nel nostro linguaggio, nella scelta delle parole che usiamo. Con parole che sono come il pane, fortificanti, di apprezzamento, buone, chiarificatrici e affidabili: così inizia la pace”. 

Un appello per i migranti

Inoltre, Papa Francesco ha colto l'occasione per lanciare un nuovo appello per i migranti. “Sono profondamente preoccupato – ha detto – per le persone, specialmente per i bambini e i giovani, che sono costretti a fuggire a causa di guerra e violenza nel loro Paese per salvare la vita. Bussano alle nostre porte chiedendo aiuto e accoglienza. Nei loro occhi vediamo la nostalgia della pace”.