BERGOGLIO: “E’ DALLA DIGNITA’ UMANA CHE SI DEVE PARTIRE PER SUPERARE LA CRISI”

Torna a Parlare Papa Francesco, invocando un “grido di dolore in reazione alle minacce e alla corruzione, un grido di sdegno e di aiuto per le violazioni dei diritti umani”. Lo fa nel messaggio inviato al cardinale Peter Appiah Turksno, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in occasione della tre giorni dedicata alle comunità colpite da attività minerarie provenienti da Paesi dell’Africa, Asia e America al Salesianum, dal titolo “Una giornata di riflessione – Uniti a Dio ascoltiamo un grido”. Nel messaggio al presidente del dicastero organizzatore dell’evento, il Papa invita ad alzare un grido di sdegno per contrastare “la schiavitù e il traffico di persone che alimenta il tragico fenomeno della prostituzione, un grido di tristezza e di impotenza per l’inquinamento delle acque, dell’aria e dei suoli, un grido di incomprensione per l’assenza di processi inclusivi e di appoggio da parte di quelle autorità civili, locali e nazionali, che hanno il fondamentale dovere di promuovere il bene comune”.

Il Pontefice ricorda che “i minerali e, più generalmente, le ricchezze del suolo e del sottosuolo costituiscono un prezioso dono di Dio, di cui l’umanità fa uso da millenni. I minerali, difatti, sono fondamentali per numerosi settori della vita e dell’attività umana”. Francesco ricorda quindi che l’Enciclica Laudato sì ha voluto “rivolgere un pressante appello a collaborare nell’aver cura della nostra casa comune, contrastando le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri e degli esclusi, e avanzando verso uno sviluppo integrale, inclusivo e sostenibile”.

“L’intero settore minerario – osserva Bergoglio – è indubbiamente chiamato a compiere un radicale cambiamento di paradigma per migliorare la situazione in molti Paesi. A ciò possono dare il loro contributo i Governi nei Paesi di origine delle società multinazionali e di quelli in cui esse operano, gli imprenditori e gli investitori, le autorità locali che sorvegliano lo svolgimento delle operazioni minerarie, gli operai e i loro rappresentanti, le filiere di queste materie, i consumatori di merci per la realizzazione delle quali ci si è serviti di minerali”. Da qui il suo incoraggiamento alle comunità rappresentate nell’incontro “a riflettere su come possono interagire costruttivamente con tutti gli altri attori coinvolti, in un dialogo sincero e rispettoso. Auspico che questa occasione possa contribuire a una maggiore consapevolezza e responsabilità su questi temi: è partendo dalla dignità umana che si crea la cultura necessaria per affrontare la crisi attuale”.