BANGLADESH, CHIUDE STAND DI LIBRI: “È OFFENSIVO VERSO L’ISLAM”

Uno stand di libri allestito durante la fiera Suhrawardy Udyan di Dhaka, organizzata ogni anno dalla Bangla Academy, l’autorità nazionale della lingua bangladeshi, è stato chiuso dalle autorità perché ritenuto un insulto all’Islam e al suo profeta Maometto.

Il Bangladesh ogni anno celebra il “mese della lingua” per ricordare la Giornata dei martiri, in memoria di alcuni studenti universitari uccisi dall’esercito pakistano il 21 febbraio 1952. Da allora la Bangla Academy ospita la fiera del libro, una manifestazione che attira migliaia di lettori e case editrici.

Quest’anno è stato presentato il libro “Islam Bitarka” (Dibattito sull’islam), un’opera che i radicali islamisti hanno indicato come denigratoria nei confronti dell’Islam e del profeta Maometto. Secondo i radicali nel libro ci sarebbero numerosi attacchi alla religione islamica e, in particolare, riferimenti e commenti negativi sulla vita matrimoniale di Maometto, nonché insulti al profeta.

Il direttore generale dell’Accademia, Shamsuzzaman Khan, è stato quindi costretto a chiudere lo stand della casa editrice: “abbiamo ricevuto alcune informazioni che rivelavano commenti offensivi nel testo – ha commentato – per questo, per le regole della nostra organizzazione, abbiamo chiuso lo stand della casa editrice. Se avessimo continuato a vendere il libro, avremmo scatenato il conflitto nel Paese”.

Immediata la reazione dei blogger e degli scrittori del Paese: uno di loro, intervistato da Asia News, ha dichiarato “In Bangladesh se qualcuno uccide un essere umano non viene punito. Ma se dice o scrive qualcosa contro la fede islamica, allora sconta una punizione”.