Bagnasco: “Italia in affanno, fatica a costruire il suo domani”

“Proprio in questi giorni le indagini pubblicate dall’Istat ci indicano che l’incidenza della povertà e una diseguaglianza nella distribuzione del reddito, sono indicatori significativi di un Paese in affanno, che fatica a interpretare la ripresa e, quindi, a costruire il suo domani”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presentando oggi a Roma la terza fase del Prestito della Speranza che, con 26 milioni di credito erogato a 4.500 famiglie, è la più importante esperienza di microcredito della Nazione. Il porporato ha esordito con le stesse parole di apertura del Consiglio Episcopale Permanente dello scorso gennaio: “Con rispetto e forte convinzione, consapevoli del nostro dovere di Pastori, chiediamo ai responsabili della cosa pubblica di pensare al lavoro e all’occupazione prima di ogni altra cosa”.

Dinanzi al perdurare della crisi economica, ma anche in presenza di segnali positivi e di speranza, ha osservato che si denota “quotidianamente come il disagio continui a tormentare moltissime famiglie che, da tempo, non arrivano a fine mese”. “I nostri giovani e i meno giovani – ha aggiunto – conoscono l’amara esperienza di sentirsi inutili e destabilizzati, perché privi di un’occupazione e di una prospettiva sicura. Molte nostre imprese – la cui vitalità è decisiva per restituire competitività al Paese – sono logorate su più fronti, quando non costrette alla resa”. Dopo aver illustrato le caratteristiche del Prestito della Speranza il cardinale ha ringraziato “tutti coloro che hanno lavorato e si impegneranno nel progetto, che intende manifestare anche in questo modo la vicinanza della Chiesa al tessuto più debole e insieme più prezioso delle comunità e del Paese”.