“Abbiamo bisogno di uomini di pace”, la lettera di mons. Zuppi ai “fratelli” islamici per il Ramadan

Mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, scrive una lettera a Yassine Lafram, coordinatore della comunità islamica bolognese. Il presule si rivolge ai “carissimi fratelli e sorelle fedeli dell’Islam” per far giungere loro il suo “saluto insieme a quello di tutta la chiesa che è in Bologna” all’inizio del Ramadan, il mese del digiuno della religione islamica. Una missiva che la comunità araba, come si legge sulla loro pagina Facebook, che è stata ben accettata dalla comunità: “Apprezziamo molto il gesto di S.E. Matteo Maria Zuppi, un uomo di dialogo e di grande apertura verso tutti”.

“Prego per voi”

“Ciò che voi fate – scrive mons. Zuppi – fa parte di una storia di pietà e timore di Dio che avete in comune con ebrei e cristiani”. Il digiuno “è lotta contro le cattive passioni ma serve anche a provare la fame dei poveri ed essere più solidali con loro”. E da cristiano Zuppi scrive che “Prego per voi e per i vostri figli affinché possiate vivere con serenità me pace in questa nostra città di Bologna e offrire a essa il vostro contributo non solo come credenti ma anche come cittadini pienamente integrati nel corpo sociale”.

C’è bisogno di uomini di pace

Facendo sue le parole che più volte ha pronunciato anche Papa Francesco, il presule evidenzia come oggi, più che mai, ci sia bisogno di uomini e di donne di pace: “In questi giorni si addensano notizie terribili di violenze compiute su tanti innocenti, come l’uccisione di tanti cristiani in Egitto. Abbiamo più che mai bisogno di uomini e donne impegnati con tutte le loro forze a costruire la pace e a lottare contro i violenti. Pace per tutti, non solo per alcuni”. Ma non è stato solo il Vescovo di Bologna a porgere gli auguri per l’inizio del Ramadan. Anche dall’assessore regionale Emma Petitti si è aggiunta: “Auguro ai nostri concittadini musulmani un buon Ramadan. Che sia un mese di pace e di serenità per tutti, in nome della convivenza e del reciproco rispetto”