Mentre impazza sui social l’hastag #iorestoacasa – con un’infinità di iniziative, tra le quali quella di cantanti e musicisti che suonano da casa in diretta streaming per intrattenere gli italiani nella quarantena forzata da coronavirus – c’è chi pensa bene di uscirsene di casa tranquillo e beato non per fare una salutare passeggiata, ma per andare a … spacciare droga.
E’ quanto accaduto a Napoli, dove la polizia, durante controlli anche per garantire il rispetto delle misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha notato in corso Secondigliano – nell’omonimo quartiere diventato nel 2004 teatro di guerra di camorra tra i clan dell’Alleanza di Secondigliano e dal clan Di Lauro del boss Paolo Di Lauro, arrestato nel settembre 2005, in lotta con i cosiddetti “scissionisti”, fuoriusciti dal clan – un uomo che tentava di allontanarsi. Gli agenti lo hanno fermato e perquisito trovandolo in possesso di un involucro di marijuana e di 40 euro; in casa sua a via dello Zodiaco, una perquisizione ha permesso di sequestrare altri 670 euro e, nel vano dei contatori elettrici, 41 bustine di marijuana e 20 involucri di cocaina. S.M., 20enne con precedenti, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per inottemperanza alle prescrizioni del Dpcm del 9 marzo scorso per contenere l’epidemia. Il coronavirus gli ha fatto davvero..male.
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